
Una delle opere del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale
Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale ha approvato il conto consuntivo relativo all’esercizio 2024, con un bilancio in pareggio, confermando la stabilità finanziaria dell’ente e la capacità di sostenere sia le attività ordinarie sia le emergenze straordinarie, e un significativo accantonamento a fondi spese future pari a quasi un milione. Questo risultato dimostra la capacità dell’ente di mantenere i conti in ordine, nonostante l’enorme carico di lavoro che ha gravato sugli uffici. Il sovraccarico è stato principalmente determinato dalla mole di interventi per la realizzazione di nuove opere finanziate con fondi Pnrr e contributi del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, nonché dalle attività di ripristino necessarie a seguito dei gravi danni alle opere di bonifica provocati dalle rotte ed esondazioni fluviali durante le alluvioni.
Il totale dei costi e ricavi del consuntivo 2024 ammonta a circa 67 milioni. Di questi: 54,5 milioni riguardano l’attività svolta nella pianura del comprensorio consortile (tra Sillaro a ovest, Lamone a est, Reno a nord e in gran parte la via Emilia a sud), 12,5 milioni si riferiscono all’attività nelle aree collinari e montane, che comprendono le vallate del Santerno, del Senio, del Lamone e del Marzeno, da ovest verso est. Rilevante è l’incidenza dei costi per la realizzazione di nuove opere e la manutenzione straordinaria, che rappresentano circa il 70% del bilancio. A questi si aggiungono i costi per la manutenzione ordinaria, portando l’incidenza complessiva dei costi tecnici all’82%.
In pianura, l’ente si occupa del reticolo artificiale dei canali di bonifica (circa 1.000 km e oltre 1.000 opere di regimazione idraulica), degli impianti idrovori, delle centrali di pompaggio irrigue e relative reti di distribuzione. In ambito montano, l’attività si concentra sulla manutenzione di opere puntuali come le briglie, sulla progettazione ed esecuzione di interventi per il consolidamento di versanti, sulla gestione di reti acquedottistiche rurali a servizio di piccoli insediamenti non connessi alla rete del gestore idrico integrato, sulla manutenzione e sull’esercizio in convenzione di invasi irrigui di accumulo e relative reti di distribuzione, del monitoraggio generale delle criticità del territorio. Tutto questo è possibile grazie alla presenza capillare del personale consortile, la cui attività quotidiana è spesso invisibile ma fondamentale.
Nel presentare il consuntivo al Consiglio di Amministrazione, il Presidente Antonio Vincenzi ha espresso un sincero ringraziamento al personale del Consorzio: "per l’impegno dimostrato nel fronteggiare le situazioni emergenziali, determinate da eventi del tutto estranei alla gestione dell’ente".