Il Consiglio di Stato ha scritto la parola fine sui due contenziosi che riguardano la decadenza delle concessioni demaniali marittime del 2009 relativa allo stabilimento balneare del Grand Hotel e del 2012; quest’ultima è relativa alla terrazza dell’immobile storico, confermando, si legge in una nota del Comune, "il buon operato dell’Amministrazione". Il Comune di Cervia, difeso in primo e secondo grado dagli avvocati Silvia Medini e Franco Fiorenza, aveva ottenuto dal Tar Bologna la conferma delle due pronunce di decadenza.
In fase di appello i giudici del Consiglio di Stato hanno rigettato i ricorsi della società Grand Hotel Cervia Srl, ex gestore anche del Grand Hotel, con due sentenze pronunciate quest’anno (si tratta, nello specifico, della numero 8499 e 8498), condannando la controparte al pagamento delle spese di lite. La società Grand Hotel Cervia aveva rivendicato, prima di fronte al Tar e poi rivolgendosi al Consiglio di Stato (il secondo grado della giustizia amministrativa), le concessioni demaniali relative allo stabilimento balneare e alla terrazza, perse per le mancanze contestate dal Comune.
"È una grande soddisfazione per l’Amministrazione comunale aver concluso tale fase di contenzioso, confermando la necessità di garantire la corretta gestione del patrimonio pubblico, a favore di tutta la collettività – prosegue la nota dell’amministrazione comunale –. Il Grand Hotel è stato il ritrovo mondano più ambito della città e oggi si attende la rinascita della struttura e della spiaggia che in passato ha ospitato personaggi come Grazia Deledda e Gabriele D’Annunzio". Si chiude dunque, con il secondo grado di giudizio, questa partita davanti al tribunale amministrativo.