Non si placa la polemica circa l’abbattimento delle strutture del complesso della Ghilana, accusate di ospitare al loro interno un gruppo di ricci di cui però, dalla perizia compiuta dal veterinario incaricato, non è emersa alcuna traccia. È nelle aree esterne che sono state rinvenute prove del passaggio di ricci, abituati presumibilmente a frequentare questa zona in quanto adiacente alle proprietà della Fondazione Bertoni, in cui dei cittadini per molto tempo hanno depositato cibo per i piccoli mammiferi. Una pratica, quella di lasciare nutrimento per un animale selvatico, a dir poco inconsueta – in particolare se compiuta nelle vicinanze di una strada molto trafficata quale è via Firenze – che i cittadini in questione, stando a quanto è possibile verificare, asserirebbero di aver compiuto con l’assenso verbale della fondazione proprietaria del terreno. Nella tarda mattinata di ieri il corpo di un riccio è stato rinvenuto fra le macerie delle strutture abbattute: ora sarà presumibilmente oggetto di un’autopsia che ne potrà chiarire le cause del decesso.
Il gruppo di cittadini coinvolto nella questione da svariate ore sostiene che i ricci trovati morti fossero tre e non uno solo: le fotografie scattate non paiono sufficienti per fare chiarezza su quest’ultimo punto; circa gli eventuali corpi rinvenuti non è del resto stato possibile chiarire se e da chi siamo rimossi. La questione insomma, almeno nei suoi aspetti legati ai vari tipi di interventi umani nei paraggi della zona, si presenta ingarbugliata. Per il Comune il caso sembrerebbe però essere chiuso: "il riccio europeo non è un animale sociale, è improprio parlare della presenza di una colonia", ha spiegato in consiglio comunale l’assessore all’Ambiente Luca Ortolani, rifacendosi alla perizia secondo cui delle strutture con il fondo in cemento, prive di mobilia o assi in cui trovare riparo, non potevano essere state usate dai ricci come tane. Martedì sarà fatto un sopralluogo dal veterinario Vacchetta che aveva sollevato dubbi sulle modalità della perizia.
f.d.