Contrasto al lavoro nero In un hotel di Lido di Savio 27 dipendenti non in regola

La Guardia di Finanza ha scoperto cinque persone sconosciute al Fisco. Gli altri erano assunti part time anche se erano impiegati a tempo pieno.

Contrasto al lavoro nero  In un hotel di Lido di Savio  27 dipendenti non in regola

Contrasto al lavoro nero In un hotel di Lido di Savio 27 dipendenti non in regola

Durante la scorsa stagione estiva, aveva usato ventidue lavoratori irregolari, per la maggior parte di nazionalità romena, e cinque completamente in nero. Per questo motivo la Guardia di Finanza di Ravenna ha sanzionato una società che gestisce una struttura alberghiera a Lido di Savio.

Anche a seguito a una segnalazione al 117 i finanzieri del Gruppo bizantino alla fine del luglio scorso avevano deciso di effettuare un controllo a sorpresa in seguito al quale era stata acquisita numerosa documentazione extracontabile relativa all’impiego dei lavoratori stagionali ed erano stati sentiti i dipendenti presenti in quel momento. Sulla base degli elementi raccolti e delle comunicazioni di legge effettuate agli enti previdenziali, è stata poi delineata una sistematica evasione fiscale e contributiva realizzata prevalentemente attraverso la contabilizzazione in busta paga di un numero di ore inferiore a quelle svolte.

In particolare in 22, assunti con contratti a tempo determinato part time, si vedevano rilasciare a fine mese buste paga con un numero di ore lavorate pari a circa la metà di quelle realmente prestate, risultate di norma pari a 11 ore giornaliere con tre pause da trenta minuti. Inoltre, altri 5 lavoratori, di cui 4 extracomunitari e uno romeno, prestavano servizio senza alcun formale rapporto di lavoro, risultando completamente in nero, salvo essere poi regolarizzati subito dopo la visita delle Fiamme Gialle.

In questo modo sarebbero stati illecitamente abbattuti gli oneri contributivi e previdenziali a carico della struttura e sottratta a tassazione una base imponibile stimata prudenzialmente in oltre 35 mila euro in soli tre mesi. Ora la società diffidata dovrà regolarizzare le posizioni contributive dei dipendenti se vorrà vedersi sanzionare con il minimo previsto; altrimenti si vedrà contestare una maxi sanzione fino a 20.000 euro.

Il servizio svolto conferma l’attenzione operativa delle Fiamme Gialle ravennati nella repressione di ogni sistematica prassi di illecito abbattimento dei costi aziendali a danno della libera

concorrenza e, nel caso specifico, del diritto dei lavoratori a vedersi riconosciuto l’impegno profuso e rispettate le tutele di legge.