DAMIANO VENTURA
Cronaca

Contributo straordinario. Riaperti termini per le domande

Le novità riguardano i proprietari di seconde case allagate anche a causa di rigurgito da fogna e i danneggiamenti avvenuti in via Ponte Romano .

Un’immagine dell’alluvione (Tedioli)

Un’immagine dell’alluvione (Tedioli)

È stata estesa dal Comune di Faenza la possibilità di accedere al fondo straordinario per le famiglie colpite dagli eventi meteorologici del maggio 2023 e del settembre 2024. Le novità riguardano i proprietari di seconde case allagate anche a causa di rigurgito da fogna e i danneggiamenti avvenuti in via Ponte Romano. L’amministrazione ha infatti riaperto i termini per la presentazione delle domande di contributo straordinario fino al 21 luglio 2025, confermando l’impegno a sostenere le famiglie colpite dagli eventi calamitosi. Questo si aggiunge a quanto già stanziato, grazie anche alle donazioni di cittadini, imprese, enti e ai contributi della Provincia di Ravenna.

I proprietari di ’seconde case’ possono ora accedere al contributo straordinario se le unità immobiliari sono abitative e collocate al piano terra, e hanno subito allagamenti per esondazione o rigurgito di fogna sia nel maggio 2023 che nel settembre 2024. Non devono essere state oggetto di alcun altro contributo straordinario e per le quali non sia stato richiesto il Contributo di Immediato Sostegno (Cis) nell’annualità 2024.

Il contributo per questa categoria sarà commisurato all’importo dell’Imu calcolato per l’annualità 2024.

Allo stesso fondo potranno attingere anche le di via Ponte Romano, che hanno subìto allagamenti a causa di problematiche imputabili alla valvola ’di non ritorno&quo’; (clapet) di uno degli scarichi a fiume della rete fognaria, ripristinati per la messa in sicurezza immediata post alluvione del 2023.

Il fondo è destinato a circa una decina di abitazioni al piano terra, e l’istruttoria per la sua definizione è in fase di conclusione, con l’obiettivo di garantire un adeguato contributo economico in tempi brevi.

Il tema è stato chiarito durante l’ultimo Consiglio comunale, di lunedì 26 maggio. Quanto riscontrato da alcuni residenti, nel corso dell’alluvione del 2024, in quest’area non è ascrivibile a generiche criticità della rete fognaria, bensì al malfunzionamento di uno specifico scarico a fiume regolato da una valvola clapet.

La nota spiega inoltre che "è fondamentale precisare che questo scarico, posizionato all’altezza di via Ponte Romano, è stato l’unico a registrare tale anomalia; tutte le altre valvole dello stesso tipo e materiale, prodotti certificati, hanno funzionato regolarmente, impedendo il reflusso dell’acqua in caso di piena del fiume".

Informazioni al numero telefonico 0546.691313.