
Nel cuore delle celebrazioni per i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio, Firenze e Ravenna ospitano da domani a...
Nel cuore delle celebrazioni per i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio, Firenze e Ravenna ospitano da domani a venerdì un convegno internazionale di studi che intende fare il punto sulla figura del poeta toscano come dantista e umanista. L’evento, promosso dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, dalla Società Dantesca Italiana e dall’American Boccaccio Association, riunirà autorevoli studiosi italiani e stranieri per discutere il profondo legame tra Boccaccio e Dante, nonché il ruolo centrale dell’autore del Decameron nella nascita dell’Umanesimo.
Il convegno ’Boccaccio dantista e umanista’ articolato tra le città simboliche per la storia dei due grandi scrittori - analizzerà in particolare l’opera matura di Boccaccio, tanto nella produzione in volgare quanto in latino, sottolineando il suo contributo alla tradizione della Divina Commedia e la sua figura di primo biografo del Sommo Poeta.
A Ravenna, il convegno si svolgerà tra la Sala Dantesca della biblioteca Classense (dalle 9.30 di venerdì mattina, con il contributo di Fondazione Flaminia, del Comune di Ravenna e del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna) e il teatro Alighieri, dove giovedì sera andrà in scena lo spettacolo ’Decameron: canzoni e storie’ di e con David Riondino, a suggello del connubio tra studio accademico e divulgazione teatrale (i biglietti sono in vendita presso il teatro Alighieri dalle 10 alle 13, il giovedì dalle 16 alle 18, la sera di spettacolo dalle 20 e online su ravennateatro.com.).
"Il convegno rappresenta un’occasione fondamentale per comprendere quanto Boccaccio abbia influito sulla nostra cultura, non solo come scrittore ma come interprete del pensiero dantesco e fondatore dell’Umanesimo", ha dichiarato Giovanna Frosini, presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio.