Coronavirus, Giulio Caprarulo morto dopo una crociera ai Caraibi

Aveva 83 anni e viveva a Marina di Ravenna. Si era ammalato durante il viaggio assieme alla moglie

Turisti durante una tappa di una crociera in un paese esotico (foto di repertorio)

Turisti durante una tappa di una crociera in un paese esotico (foto di repertorio)

Ravenna, 28 marzo 2020 - Era tornato dalla crociera, una delle ultime conclusesi normalmente prima che il Coronavirus bloccasse tutto. Un viaggio nelle isole dei Caraibi, tra sole, mare e felicità: giorni spensierati, una bella vacanza, un ricordo indelebile per marito e moglie ultraottantenni. Ma, purtroppo, quel ricordo è stato l’ultimo insieme. Lui purtroppo non ce l’ha fatta: Giulio Caprarulo, 83 anni, si è spento ieri mattina mentre lottava contro il virus.

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L’uomo era originario del Milanese, ma dopo la pensione aveva scelto di lasciare la Lombardia per trasferirsi nel posto che da anni lo accoglieva tutte le estati e che ormai sentiva come casa propria: Marina di Ravenna. L’anziano purtroppo ha contratto il Coronavirus proprio nel corso di quella crociera, negli ultimi giorni di spensieratezza prima del rientro, in giornate in cui ancora la malattia sembrava qualcosa di lontano da noi, e certamente lontanissimo dalla spensieratezza di quell’ultima vacanza.

I primi sintomi del virus sono comparsi poco dopo il rientro a casa: per prima cosa aveva fatto capolino la febbre, curata inizialmente a casa, ma che poco a poco si era aggravata fino a rendere necessario il trasporto in ospedale e il ricovero, la settimana scorsa. Da allora l’83enne si trovava al Santa Maria delle Croci, a lottare per la propria vita in una battaglia che purtroppo non è riuscito a vincere.

Ad aggravare il suo quadro clinico del resto c’erano altre patologie che, unite all’età e all’aggressività del virus, non gli hanno lasciato scampo. La famiglia di Caprarulo, così come tutte quelle colpite dal virus, sta vivendo il dramma di quell’ultimo abbraccio mancato: come noto i pazienti con Covid-19 non possono ricevere visite. Tutti coloro che perdono un proprio caro, quindi, per evitare contagi non hanno modo di salutarlo.

"Vorrei sottolineare la gentilezza di tutti gli operatori e dei medici, anche dal punto di vista umano – dice la figlia, Emanuela –. Noi siamo tutti isolati, a distanza dai nostri affetti, e gli operatori dell’ospedale si fanno in quattro per stare vicini a tutti: ho parlato con diversi medici e tutti sono sempre stati estremamente disponibili, anche nel venire incontro alle esigenze più ‘umane’ dei parenti. Voglio veramente fare loro un elogio a tutti loro per il modo con cui si sono prodigati per stare vicini a noi e anche a lui".

Giulio Caprarulo è purtroppo già la 22esima vittima del Coronavirus nel territorio della provincia di Ravenna: come per tanti altri venuti a mancare era già gravato da altre patologie, anche se questo fattore non rende meno dolorose queste perdite. Le autorità invitano tutti a restare nelle proprie abitazioni per evitare il più possibile altri contagi.