Coronavirus Ravenna, arrestato di nuovo il positivo che sputò agli agenti

Lugo: era ai domiciliari, lo hanno trovato a spasso i carabinieri

I carabinieri di Lugo

I carabinieri di Lugo

Lugo (Ravenna), 9 novembre 2020 - Ricordate il deprecabile episodio avvenuto il 28 ottobre alla stazione ferroviaria di Lugo? Un 27enne originario della Puglia - gravato da numerosi precedenti giudiziari e ricercato in quanto sottrattosi ad una precedente misura di sicurezza - aggredì con pugni, calci e sputi sia agenti della Polizia Locale della Bassa Romagna sia del Commissariato di Polizia. Il giovane, che durante le fasi concitate dell’episodio si tolse la mascherina minacciando di morte gli operatori, sputando numerose volte verso gli stessi (sferrò pure un calcio ad un’infermiera del 118 che era da poco giunta sul posto in ambulanza), risultò tra l’altro positivo al Covid-19. Finì in manette per ‘lesioni aggravate’ e ‘resistenza a pubblico ufficiale’ e fu posto agli arresti presso il reparto infettivo dell’Ospedale ‘Santa Maria delle Croci’ di Ravenna. Ebbene venerdì scorso, ossia a neppure dieci giorni dall’aggressione di Lugo, il 27enne è stato nuovamente arrestato, in questo caso dai carabinieri di Mordano e di Imola. Pur essendo agli arresti domiciliari e in isolamento a causa della positività al coronavirus, è stato infatti sorpreso dal personale dell’Arma mentre, in compagnia di un paio di amici anch’essi pregiudicati, era in giro per Mordano. Consultando la banca dati interforze del Ministero dell’Interno, i militari hanno scoperto che il giovane era stato, come detto, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari nel reparto di malattie infettive del nosocomio ravennate. Ora è stato di nuovo posto ai domiciliari (non sorvegliati) presso il Santa Maria delle Croci.