Cotignola, in 700 chiedono più aperture alle Poste di Barbiano

Il sindaco Luca Piovaccari ha consegnato la petizione all’ad del Gruppo e a parlamentari

Il sindaco di Cotignola Luca Piovaccari ha consegnato a Poste Italiane le 700 firme raccolte nelle ultime settimane a Barbiano per chiedere il ripristino del servizio dell’ufficio postale della frazione. Le firme sono state consegnate al direttore della filiale di Ravenna, Lucio Enrico Fiammengo, nonché all’ad di Poste Italiane Matteo Del Fante, al prefetto di Ravenna Enrico Caterino, al coordinatore provinciale di Anci Daniele Bassi, ai senatori Stefano Collina e Vasco Errani e ai parlamentari Alberto Pagani e Marco Di Maio. Il sindaco, a nome del gruppo consiliare ‘Insieme per Cotignola - Centrosinistra’ e dei cittadini firmatari, ha chiesto a Poste Italiane di ripristinare il servizio dell’ufficio postale di Barbiano su non meno di tre turni settimanali, di cui uno al sabato, come prima della pandemia; nella missiva si chiede inoltre di provvedere a verificare il mantenimento degli standard del servizio sulla frazione, per garantire un ritiro più puntuale della corrispondenza prioritaria in giacenza, alla luce dei ritardi legati alla riduzione dei turni. "La scelta unilaterale di Poste Italiane di ridurre gli orari dell’ufficio postale della frazione di Barbiano in concomitanza con l’emergenza Covid ha generato notevoli malumori tra i residenti, come dimostrano le 700 firme raccolte in poco tempo – dichiara Piovaccari –. Il passaggio da tre turni settimanali a uno solo si è rivelato penalizzante soprattutto per le fasce più deboli, che possono contare su Poste Italiane quale unico servizio bancario rimasto nella frazione; un solo giorno di apertura costringe le persone a lunghe attese. Molti utenti, poi, si sono invece riversati negli uffici limitrofi, generando spostamenti e assembramenti".