Covid-19, crescono i contagiati Ma gli ospedali non preoccupano

Il report dell’Ausl mostra l’aumento dei positivi settimanali da 39 a 59: il balzo soprattutto tra i giovani . La variante Delta è presente nel 64% dei nuovi casi, ancora nessun ricovero in Terapia intensiva

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I contagi settimanali erano 39, ora sono diventati 59. Sono piccoli numeri, ma la crescita rispecchia un trend nazionale ed europeo che inevitabilmente ci porterà a salire ancora. Il bollettino settimanale dei contagi dell’Ausl del 12-18 luglio fotografa l’effetto della variante Delta, che ora è prevalente: i risultati del sequenziamento dicono che in Romagna, dal 12 al 18 luglio, era presente nel 64% dei nuovi casi. Tra il 5 e l’11 luglio era al 46% e, solo un mese fa, tra il 14 e il 20 giugno, era al 3%. Guardando ai dati dei contagi colpisce il balzo di Rimini, dove si è passati da 63 casi tra il 5 e l’11 luglio a 254 tra il 12 e il 18. Anche per questo la Romagna è andata da 150 a 378 casi.

Nel ravennate si sono registrati 59 casi, un aumento del 51,3% rispetto ai 39 della settimana prima. I positivi per 100mila residenti sono 10 a Ravenna, 14 a Faenza e 21 a Lugo, mentre a Riccione sono ben 142. Guardando alle età, le curve d’incidenza mostrano che, dal 12 al 18 luglio, la crescita nei nuovi casi ha riguardato soprattutto le fasce 19-24 e 14-18 anni.

Questa prevalenza giovanile, dovuta anche alla minore percentuale di vaccinati tra i ragazzi, ricorda anche quanto accaduto l’estate scorsa, quando una situazione simile di crescita si presentò ad agosto. Dal 12 al 18 luglio nel 2020 invece in provincia di Ravenna i casi erano 34. Il confronto è impari: il virus quest’anno è molto più contagioso e tra i giovani pochi hanno ricevuto due dosi di vaccino.

Venendo agli ospedali, la situazione resta molto buona: al 19 luglio, in Romagna i ricoveri sono 5, cioè 2 in più rispetto al 12 luglio, di cui nessuno in Terapia intensiva.

Un altro elemento fondamentale è la campagna vaccinale. Gli appelli rivolti agli over 60 hanno portato a una crescita dell’1% nelle fasce 60-69enni e 70-79enni tra coloro che hanno effettuato la prima dose.

Al 19 luglio, hanno ricevuto una dose il 35% dei 12-19enni, il 45% dei 20-29enni, il 46% dei 30-39enni, il 57% dei 40-49enni, il 71% dei 50-59enni, l’82% dei 60-69enni, l’89% dei 70-79enni e il 95% degli over 80.

Hanno completato il ciclo invece il 16% dei 12-19enni, il 17% dei 20-29enni, il 23% dei 30-39enni, il 39% dei 40-49enni, il 62% dei 50-59enni, il 59% dei 60-69enni, il 75% dei 70-79enni e il 92% degli over 80.

"Stiamo mettendo a punto nuove iniziative volte a intercettare i cittadini ancora esitanti – dice Mattia Altini, direttore sanitario dell’Ausl Romagna –, da affiancare alle misure già intraprese per facilitare l’accesso alla somministrazione".

Hanno avuto una buona presa le vaccinazioni last minute, ovvero la possibilità di chiamare il Cup dalle 15 in poi e prenotarsi per il giorno successivo: le hanno sfruttate 873 ravennati negli ultimi 10 giorni.

Sara Servadei