Covid a Ravenna: l'origine del contagio

Negli ultimi giorni sono cresciuti i contatti delle persone risultate positive e divenuti positivi a loro volta: dopo incontri e ritrovi ora i contagi sono a gruppi

Le vie del centro di Ravenna affollate per lo shopping di Natale (Zani)

Le vie del centro di Ravenna affollate per lo shopping di Natale (Zani)

Ravenna, 10 gennaio 2020 - Dicembre chiusi in casa? Tutt’altro. Anzi: tra lo shopping prefestivo e la possibilità di accogliere a casa fino a 2 persone tra amici e parenti nel periodo tra Natale e l’Epifania, le persone in molti casi si sono viste comunque. Ce lo dicono i bollettini dei contagi degli ultimi giorni, dove a fare la parte del leone sono i ‘gruppetti’.

A fronte di un calo dei contagi tra gli studenti (a casa per le vacanze) e anche di quella che sembrerebbe una tregua nelle strutture per anziani (dove ultimamente – e speriamo che continui così – non si sono registrati nuovi grossi focolai), a gonfiare le cifre dei positivi degli ultimi giorni sono stati gli incontri e i ritrovi privati.

In pratica tra i nuovi contagiati ci sono interi gruppetti di persone positive in seguito al contatto con uno stesso individuo: il positivo asintomatico, inconsapevole di esserlo, ha visto (e così contagiato) svariati amici e parenti prima di scoprire di aver contratto il virus. E così ecco che buona parte delle persone nella sua cerchia di contatti sono state rintracciate e trovate positive dall’Ausl.

E se sicuramente c’è chi ha fatto attenzione e ha evitato incontri e ritrovi anche a Natale, i contagi di questi giorni provano che c’è anche chi – probabilmente non sempre rispettando le regole – non ha rinunciato a vedersi, anche se con conseguenze ora spiacevoli per i propri famigliari e i propri amici.  

Restando in tema di regole, l’Emilia-Romagna è tornata in zona arancione e ci resterà almeno fino al 15 gennaio. Vale la pena ripassare cosa si potrà e cosa non si potrà fare nei prossimi giorni, fermo restando che resta in vigore per tutti il coprifuoco dalle 22 alle 5.

Non si potrà andare a mangiare al ristorante o a bere il caffè al bancone del bar: ristoranti, bar, gelaterie e tutte le attività in cui si consuma cibo saranno aperte solo per l’asporto.

Vietato anche fermarsi a mangiare o a bere il caffè fuori dal locale. In compenso le consegne a domicilio potranno essere richieste senza limitazioni di orario e anche fuori dal proprio comune, mentre restano aperte le aree di servizio e i ristoranti degli alberghi per i soli clienti delle camere.

A questo proposito è vietato uscire dal proprio comune di residenza se non per "comprovate esigenze lavorative, di salute, necessità o urgenza". In quel caso, va compilata l’autocertificazione. Resta possibile recarsi nei negozi del proprio Comune, andare dal parrucchiere o nei centri estetici e, se si vive in un comune da meno di 5000 abitanti, spostarsi in un raggio di 30 chilometri nei comuni vicini senza andare nel capoluogo di provincia.

Nel proprio comune è possibile anche visitare seconde case e andare da amici o parenti, cose vietate fuori comune. In auto se non conviventi si può circolare al massimo in 3, tutti con la mascherina. Palestre e piscine sono chiuse ma si può fare attività motoria all’aperto nel proprio comune.  

sa.ser.