Covid Ravenna, in una settimana il doppio dei ricoveri. "Più accessi al pronto soccorso"

Ieri 68 ricoverati negli ospedali, lunedì scorso erano 29; si studia solo ora l’aumento dei posti letto Covid

Covid, in una settimana casi raddoppiati a ravenna. In coda per il tampone (Corelli)

Covid, in una settimana casi raddoppiati a ravenna. In coda per il tampone (Corelli)

Ravenna, 27 ottobre 2020 - Una settimana, oltre il doppio dei ricoveri. In questo periodo in cui i contagi stanno nuovamente aumentando, gli occhi sono puntati sui posti letto occupati dai pazienti con Covid-19, e i numeri fanno paura. Ieri pomeriggio i pazienti col Covid ricoverati negli ospedali della provincia erano 68: 39 in più rispetto ai 29 di lunedì scorso, su cui pesano i pazienti positivi delle case di riposo. È tempo di correre ai ripari: le strutture al momento si stanno preparando ad aumentare i posti letto Covid.

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"L’aumento è importante – spiega Paolo Tarlazzi, direttore sanitario dell’ospedale di Ravenna –. Quello che vediamo è che sono aumentati soprattutto i pazienti anziani che soffrono per altre patologie e che si presentano in Pronto soccorso lamentando problemi non Covid. A tutti loro facciamo un tampone per sicurezza prima del ricovero, e talvolta risulta positivo: questo complica la questione, perché dobbiamo poi dare loro un letto nel reparto di Medicina interna Covid anche se quello a cui sarebbero destinati è un altro. In questo modo la gestione diventa complessa". Ovviamente, infatti, i pazienti positivi non possono essere messi assieme a quelli negativi, anche nei casi in cui per il tipo di problema per cui si presentano dovrebbero essere ricoverati in reparti che non hanno posti letto Covid (come, ad esempio, la Cardiologia). Ciò significa che, sempre seguendo l’esempio, per seguire un paziente cardiologico Covid i medici della Cardiologia dovranno andare dal loro reparto in Medicina Interna e indossare tutti i dispositivi Covid per poterlo curare. Questo comporta un dispendio di tempo e di energie in più. Al momento gli ospedali di Ravenna e Lugo stanno lavorando per aumentare i posti letto per il virus: "A Ravenna in questo momento ci sono 15/16 posti letto Covid nel reparto di Malattie infettive – prosegue Tarlazzi –, 6 in Medicina d’urgenza per i pazienti ventilati e, dalla prossima settimana, altri 8 nella Pneumologia, a cui potranno aggiungersene ulteriori 8 se ce ne sarà bisogno. A Lugo, invece, vogliamo arrivare nel complesso a 52 letti Covid aumentando i posti nella Medicina interna: in questi giorni se ne aggiungeranno tra gli 11 e i 17, e la prossima settimana altri 16, sempre che si riescano a reprire medici e infermieri aggiuntivi.  

Entro la prima settimana di novembre è prevista poi l’apertura della Cra Covid Galla Placidia, con 20 posti letto destinati ad anziani asintomatici ma positivi: quello per noi sarà un aiuto importante". L’altra complicazione per l’ospedale ora è la gestione in contemporanea dell’emergenza Covid e dell’attività ordinaria, che invece a marzo era stata sospesa: "L’andamento dei contagi è impegnativo – conclude Tarlazzi – perché, rispetto alla prima fase dell’epidemia, dobbiamo garantire anche il resto dell’attività non Covid. Organizzare entrambe le cose non è affatto semplice".