Vaccinato e morto di covid. "Il vaccino previene forme gravi nel 97 % dei casi"

La direttrice dell'Igiene Pubblica (Ausl): "Le valutazioni vanno fatte su un eventuale aumento di positivi tra gli operatori sanitari, al momento non c’è"

Raffaella Angelini, dirigente Ausl

Raffaella Angelini, dirigente Ausl

Ravenna, 19 settembre 2021 - Da lunedì si parte con le terze dosi, riservate per ora alle persone immunodepresse. E nel frattempo negli ultimi giorni il dibattito in tema vaccini si è occupato anche del caso di Gabriele Gazzani, il 61enne operatore del 118 deceduto per il virus e vaccinato con due dosi tra dicembre e gennaio: ci si chiede anche se i mesi trascorsi abbiano abbassato il suo livello di resistenza al virus. Ne abbiamo parlato con Raffaella Angelini, direttrice dell’Igiene Pubblica dell’Ausl e tra i coordinatori della campagna vaccinale.

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Angelini, si è parlato tanto del caso di Gabriele Gazzani. Pensa che a tanti mesi dalla somministrazione l’efficacia del vaccino fosse calata?

"È una delle ipotesi, però quando si dice che il vaccino ha una grandissima efficacia si intende che previene le forme gravi del virus e la morte nel 96-97% dei casi. Poi c’è la sfortuna individuale. Al momento possiamo dire che non ci sono elementi di preoccupazione: non è sui singoli casi che si fanno le valutazioni, quanto piuttosto su un eventuale aumento dei casi tra gli operatori sanitari. Ci si muove secondo le linee guida del ministero della Salute, che per adesso ha ipotizzato la necessità di una terza dose".

Avete visto un aumento dei casi tra gli operatori sanitari? 

"No".

La Regione ha annunciato che da lunedì si partirà con le terze dosi. Siete pronti?

"Si parte con i pazienti delle Oncologie, Ematologie, Malattie infettive, nefrologie: hanno una risposta immunitaria ridotta e si è visto che rispondono meno al vaccino. Li stiamo identificando attraverso il rapporto con i clinici e i vari reparti e riceveranno un sms che li informerà della possibilità di fare la terza dose: potranno quindi prenotare. Per intenderci, se una di queste persone cominciasse il ciclo vaccinale ora la sua schedula vaccinale indicherebbe 3 dosi".

Avete già iniziato a mandare i messaggini ?

"No, partiamo lunedì (domani per chi legge, ndr)".

State lavorando anche per la vaccinazione nelle scuole?

"Ancora non siamo partiti, ma ci aspettiamo che la cosa desti interesse. A livello organizzativo abbiamo individuato gli istituti e ci siamo confrontati con i dirigenti. Stiamo lavorando per fare un’informativa da distribuire alle famiglie".

Avete già dovuto mettere diverse classi in quarantena in questi primi giorni di scuola?

"Nei giorni scorsi avevamo 4 classi in osservazione, e tra queste una sola è finita in quarantena. Le altre sono tornate a scuola".

Come vengono fatte le valutazioni circa quali classi mettere in quarantena e quali no?

"Dopo una positività viene fatto il tampone a tutti. Se risulta per tutti negativo si torna a scuola subito, se invece si registrano altre positività scatta la quarantena".

Come vi aspettate che andrà questo anno scolastico?

"Sicuramente meglio dell’anno scorso, perché è migliore la situazione generale. L’80% della popolazione è vaccinata: ci saranno meno occasioni anche per i ragazzi di infettarsi. Bisogna avere fiducia".