
La storia del marchio di abbigliamento di alta gamma ‘Nick & Sons’ è terminata con il fallimento dichiarato nel 2014
La storia del marchio di abbigliamento di alta gamma ‘Nick & Sons’, che aveva segnato le tendenze della moda da metà degli anni ’80, con punti vendita nel cuore di Ravenna e Milano Marittima e in viale Ceccarini a Riccione, era terminata con il fallimento dichiarato nel 2014. Ieri mattina per il crac della ex ’Nick & Sons srl’ diventata poi ‘Ns Retail srl’, alla luce di un passivo da "4 milioni di euro tra fornitori ed Erario", il collegio penale presieduto da Antonella Guidomei ha pronunciato la sentenza che vede quattro condanne e due assoluzioni. I reati contestati, a vario titolo, erano bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata, auto-riciclaggio trasnazionale e maxi-evasione sull’imposta redditi e sull’Iva.
Tra gli assolti c’è l’ex vicesindaco di Ravenna, il 74enne Giuseppe Musca, per cui il pm Lucrezia Ciriello aveva chiesto 6 anni e 3 mesi in quanto per l’accusa, come consulente della fallita srl almeno dal 2000, aveva ideato le operazioni ritenute distrattive. Musca, difeso dall’avvocato Filippo Furno, è stato invece assolto dal collegio per non aver commesso il fatto e, per quanto riguarda il riciclaggio, perché il fatto non sussiste. Altra assoluzione per non aver commesso il fatto per Fabrizio Brigandì, referente della società denominata New Center Craft, per cui il pm aveva chiesto 3 anni, difeso dall’avvocato Luigi Fiocchi. Gli altri imputati sono invece stati condannati, a vario titolo: a 5 anni il 69enne Valerio Brighi, legale rappresentante della Ns Retail srl, già Nick & Sons, dal gennaio 1983 all’aprile 2013 oltre che socio al 70%, difeso dagli avvocati Francesco De Angelis e Francesco Silvagni (il pm per lui aveva chiesto 7 anni); a 5 anni e 2 mesi il 63enne Marco Antonini, amministratore di fatto per un anno a partire dall’aprile 2013, difeso dall’avvocato D Canevelli (il pm per lui aveva chiesto 5 anni e 6 mesi); a 3 anni e 6 mesi per il 46enne Daniele Davide Valdonio, amministratore di fatto per lo stesso periodo, difeso dagli avvocati Pennisi e Camerino (il pm per lui aveva chiesto 5 anni e 6 mesi); a 3 anni e 2 mesi il 71enne Arnaldo Giuseppetti, legale rappresentante per lo stesso periodo, difeso dall’avvocato, difeso dall’avvocato Brunella Baruzzi (il pm per lui aveva chiesto 5 anni e 6 mesi). Tutti e quattro sono stati dichiarati inabilitati all’esercizio di un impresa commerciale per la stessa durata della pena principale; Brighi e Antonini interdetti da pubblici uffici, così come Giuseppetti e Valdonio per 5 anni. Inoltre i quattro sono stati condannati al risarcimento dei danni cagionati alla parte civile ‘Ns Retail srl’ da liquidarsi in separata sede ma è stata riconosciuta una provvisionala direttamente esecutiva di 150mila euro a carico di Brighi e di 50mila a carico degli altri tre.
Milena Montefiori