Crollo ponte Ravenna, ci sono i primi tre indagati

Sono della ditta forlivese che si era occupata dei lavori

Crollo ponte Ravenna, l'argine franato sul Ronco (Foto Corelli)

Crollo ponte Ravenna, l'argine franato sul Ronco (Foto Corelli)

Ravenna, 29 ottobre 2018 – Dovranno essere chiarite sia l’esatta dinamica del crollo che ogni altro elemento utile a capire come mai la prima campata del ponte della diga sul fiume Ronco, nei pressi di San Bartolo, giovedì scorso abbia ceduto di botto. Un accertamento tecnico irripetibile quello per il quale la procura ha notificato tre avvisi di garanzia ad altrettante persone della ditta forlivese che si era occupata dei lavori. Si tratta di profili tecnico-apicali che devono fin qui rispondere di disastro colposo oltre che dell’omicidio colposo in cooperazione del tecnico 52enne della protezione civile Danilo Zavatta inghiottito dalle macerie durante il crollo proprio mentre stava compiendo un sopralluogo alla struttura. 

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L’analisi degli esperti dovrà a tutto tondo scandagliare le ragioni del crollo, a partire dalla tipologia dei materiali utilizzati e dalle caratteristiche dei lavori eseguiti. Uno studio di ampia portata e di chiara complessità per il quale i consulenti, due ingegneri, si potranno avvalere di foto, riprese video e reperti campionati sul posto. Ciò dovrebbe in breve portare al dissequestro del cantiere, tutt’ora sorvegliato da carabinieri e polizia municipale in ragione del sequestro preventivo scattato dopo la sciagura.

Le verifiche – coordinate dai pm Alessandro Mancini e Lucrezia Ciriello – potrebbero in una seconda fase, come di solito accade in questi casi, allargarsi anche ad altri aspetti legati all’opera, vedi l’iter di assegnazione degli appalti.

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