Crosetto lancia la volata della Meloni

Il co-fondatore di Fratelli d’Italia ieri a Ravenna: "Una follia impedire di trovare energia sul territorio"

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Per accaparrarsi i 50 posti disponibili nella sala dell’NH Hotel si sono seduti poco dopo le 16.30. L’incontro con Guido Crosetto (co fondatore 9 anni fa, di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni e Ignazio La Russa) era programmato per le 17.30. Mezz’ora di ritardo è nulla rispetto al tour de force di ieri: ha iniziato a Ferrara, poi Rimini, Forlì, Ravenna prima di chiudere a Imola. "Per la verità – dice divertito - Vittorio Sgarbi mi aveva dato appuntamento a Bologna a mezzanotte per iniziare con lui la campagna elettorale del week end. Io, per la verità, finisco la giornata quando lui comincia a vivere la notte e a fare politica".

Crosetto arriva a Ravenna con la nomina a ministro della Difesa in tasca, così almeno rivelavano ieri gli ultimi ‘rumor’ elettorali. "Guardate – dice rivolto alla sala – che io non sono candidato a niente ed è inutile che dicano che mi offriranno un posto da ministro perché poi tocca a me firmare e non mi interessa, anche perché mi sono già dimesso da parlamentare una volta. Ho impiegato un anno perché respingevano sempre le mie dimissioni…" Ad accompagnare il leader di Fratelli d’Italia ci sono i candidati locali: Marta Farolfi al Senato, Alice Buonguerrieri alla Camera, Marco Lisei (Senato) più i big del partito in Emilia Romagna come Galeazzo Bignami, parlamentare, candidato alla Camera nel collegio Bologna-Modena, Roberto Petri, tra i fondatori del partito di Giorgia Meloni, Alberto Ferrero, responsabile provinciale di FdI.

Dice Marta Farolfi: "Siamo pronti a ridare una prospettiva economica e sociale al Paese. A partire dall’energia, dalla produzione nazionale di gas, da una sanità per il cittadino".

Le fa eco Alice Buonguerrieri : "Oggi c’è un’alternativa, liberiamo Ravenna dalla cappa". Poi ecco Crosetto. Nel suo tour elettorale non ha dimenticato di parlare di gas: "Io trivellerei ovunque. Sfrutterei ogni possibilità. Ho fatto battaglie anche contro il mio partito. Sono pro tutto. Fermare opere pubbliche e la possibilità di trovare energia sul territorio è follia. Ero contro la guerra in Libia anche per questo. Combatto battaglie difficili, poi vincerle sarebbe meglio". "C’è una cosa che fa la differenza – ripete più volte – noi vogliamo arrivare in parlamento e al governo con Giorgia, per occuparci dei problemi di tutti i cittadini. Non abbiamo poltrone da occupare, amici da sistemare. Noi veniamo dall’uscita dal Pdl a due mesi dalle elezioni, 9 anni fa. Abbiamo iniziato con l’1,8%, poi il 3,8% e oggi siamo il primo partito d’Italia".

lo. tazz