Il contributo per un approccio sistemico e integrato alla vocazione turistica di Bologna e all’esperienza maturata a Ravenna. Ma anche la neutralità climatica entro il 2030 che vede il capoluogo della nostra Regione capofila di 9 città italiane. E poi l’avvicinamento del mondo del lavoro a quello dell’educazione. E la cultura quale leva strategica di emancipazione sociale e civile con particolare attenzione al welfare culturale. Sono solo alcuni degli ambiti di intervento verso cui la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna orienterà il proprio operato.
Ieri a Palazzo Rasponi il presidente della Fondazione Pierluigi Stefanini, ha presentato alla cittadinanza il documento programmatico previsionale 2024, approvato all’unanimità a seguito di una discussione condivisa dallo stesso consiglio con il cda, il collegio sindacale, l’organo di vigilanza e la struttura operativa. In particolare - si legge in una nota - la Fondazione, confermando la medesima dimensione erogativa degli scorsi anni, punta a mantenere inalterati i suoi impegni di missione, nonostante l’attuale scenario socio-economico di grande complessità.
Per il 2024, saranno 5.744.000 euro i fondi messi a disposizione dal piano degli investimenti previsto dal documento programmatico previsionale. Tra le altre cose, a tre anni dall’attivazione dell’accordo, da segnalare il contributo della Fondazione al corso di laurea in Medicina a Ravenna: un impegno della durata di quindici anni che mira a fronteggiare una problematica nota e attuale, quella della carenza cronica di medici. Infine sul fronte culturale e artistico, sarà favorito un confronto attivo tra le realtà bolognesi e quelle ravennati, al fine di realizzare una programmazione culturale più ampia e coerente.