Cuoca sviene per lo stress Il capo la prende in giro

A processo per omissione di soccorso la responsabile della cucina di Villa Maria Cecilia, chiamata in causa per l’accaduto anche la clinica

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È caduta a terra, a causa dello stress accumulato e delle patologia reumatiche di cui soffriva. Ma la collega e capo cuoca, anziché aiutarla e prestarle aiuto, si era allontanata, finendo per irriderla al cospetto di altri colleghi: "Vai a vedere la tua amica che è stesa per terra tra le verdure". Per quella presunta omissione di soccorso è a processo una 49enne rumena, all’epoca responsabile della cucina di Villa Maria Cecilia di Cotignola. Ad accusarla era stata una 44enne del posto, ora parte civile con la tutela dell’avvocato Paolo Zoli. Il quale ieri mattina ha chiesto e ottenuto la chiamata in causa, come responsabili civili per quanto accaduto, sia del datore di lavoro della donna, la GVM Future Life, sia della clinica di Cotignola. Il giudice, Tommaso Paone, ha ammesso la citazione dei responsabili civili, dato un termine per la citazione degli stessi e fissato a metà febbraio l’udienza di apertura del dibattimento. Secondo l’accusa l’imputata, in quanto responsabile della cucina della clinica di Villa Maria Cecilia, nonostante fosse presente al momento in cui la dipendente aiuto cuoca si accasciava sul pavimento agonizzante, avrebbe ignorato le richieste di aiuto della vittima, non prestandole soccorso nonostante fosse al corrente delle sue precarie condizioni di salute.

Così l’avrebbe lasciata a terra per circa un quarto d’ora, fino a che non era sopraggiunto un altro cuoco, che montava di servizio in quel momento, il quale si adoperò per fare rinvenire la donna e allertare i soccorsi. Una volta visitata dai sanitari, alla aiuto cuoca furono diagnosticate poli contusioni e sindromi derivate dallo stress da lavoro.

La donna ha infatti una riduzione della capacità lavorativa del 55%, per la quale è seguita da un reumatologo ed è costretta ad assumere farmaci. Nella sua denuncia riferisce che ogni volta che, al lavoro, si recava al bagno proprio per assumere farmaci, la responsabile rumena la dileggiava, accusandola di perdere tempo.

Questo sarebbe accaduto anche la mattina del 9 marzo 2018, quando appena iniziato il turno alle 6 l’aiuto cuoca fu nuovamente presa di mira dalla sua responsabile. Questo in lei provocò un certo nervosismo, poco dopo cominciò ad accusare un forte mal di testa fino a che, poco dopo le 7, perse i sensi. Nel cadere urtò il carrello delle verdure, e batté la testa. Nonostante le sue richieste di aiuto, la collega avrebbe riso. Fu poi un altro collega a riferire che la capo cuoca l’aveva irrisa anche al suo cospetto, sottovalutando l’accaduto. Lo stesso inizialmente non si sarebbe accorto di nulla poiché, mentre prendeva servizio, aveva fatto un percorso diverso e la donna era a terra in un angolo non visibile. La diagnosi successiva portò a segnalare una reazione allo stress da lavoro e poli contusioni con distorsione del rachide cervicale per una prognosi di 15 giorni. Primi testimoni in aula dalla prossima udienza di febbraio

Lorenzo Priviato