"Cuore fermo per 40 minuti, l’hanno salvato"

Un 73enne colto da infarto dopo la spesa. Defibrillato dentro l’Esp, è arrivato vivo in Cardiologia. La moglie: "Il mio immenso grazie"

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Era uscito per fare la spesa e, dopo aver pagato, stava spingendo il carrello oltre le casse per tornare a casa. Poi, all’improvviso, il buio. Elio Sanfilippo, 73 anni, si è svegliato due giorni dopo in un letto d’ospedale, inconsapevole di essere vivo per miracolo: o meglio, grazie al soccorso tempestivo di un’infermiera che passava di lì per caso e di un addetto alla sicurezza. L’episodio è avvenuto lunedì pomeriggio al supermercato Extracoop dentro al centro commerciale Esp, e a raccontarla è la moglie Giovanna Rinaldi, grata a chi si è prodigato per salvare la vita a suo marito.

"Era da solo, lui va tutti i giorni a fare la spesa all’Esp e tutti lì dentro lo conoscono – racconta la donna –. Mi hanno raccontato che stava uscendo ed era circa davanti al punto di ascolto del supermercato quando è caduto a terra. In quel momento ha avuto un grosso infarto. Lui soffre di tachicardia". Per fortuna diverse persone si sono accorte della scena e sono intervenute: "Il cuore di mio marito si è fermato per 40 lunghissimi minuti – prosegue Rinaldi –. Subito lo ha soccorso un addetto alla sicurezza, che tra l’altro conosce mio marito. Con lui si è precipitata anche un’infermiera che si chiama Francesca e che era nel centro commerciale per caso. Si sono prodigati nel fargli il massaggio cardiaco, sono andati avanti per oltre mezz’ora mentre mio marito non rispondeva. Per fortuna dentro al centro commerciale c’è anche un defibrillatore, e l’addetto alla sicurezza e l’infermiera hanno utilizzato anche quello per aiutare il cuore di mio marito a ripartire". Nel frattempo ovviamente erano stati chiamati i soccorsi: "Mio marito era un codice rosso-blu, come si dice in gergo: massima gravità, col rischio concreto che non riuscisse a farcela – aggiunge la moglie –. L’Esp ha fatto tutto il possibile per aiutarlo e per facilitare le operazioni del 118, e anche per questo li ringrazio. Mio marito è stato caricato in ambulanza, portato in Cardiologia all’ospedale di Ravenna e operato al cuore, poi è stato ricoverato in Rianimazione. Si è svegliato ieri, temevamo il peggio e invece parla e ha dimostrato di essere lucido. Lo abbiamo visto a distanza, a causa del Covid, ma quando ha visto nostra figlia gli sono venuti gli occhi lucidi. L’hanno salvato, anche i medici della Rianimazione hanno detto che è una cosa unica". Giovanna Rinaldi ora vuole ringraziare tutti: "Il 118, il personale dell’Esp e soprattutto l’infermiera Francesca e l’addetto alla sicurezza. La mia famiglia vi è immensamente grata".

Sara Servadei