REDAZIONE RAVENNA

"Da inizio scuola trasporto ferroviario regolare solamente una settimana"

La delusione dei genitori che vivono in Bassa Romagna: "I ritardi dei treni sono all’ordine del giorno e le sospensioni frequenti. Per i nostri ragazzi arrivare a Ravenna in orario è un’impresa impossibile".

Disagi pressoché quotidiani per gli studenti della Bassa Romagna che prendono il treno per Ravenna»

Disagi pressoché quotidiani per gli studenti della Bassa Romagna che prendono il treno per Ravenna»

Tra scioperi legittimi, sospensioni del servizio più o meno dichiarate e ritardi all’ordine del giorno, su quel treno sai ‘forse’ quando sali, ma non quando scenderai. E una volta raggiunta la stazione ferroviaria di Ravenna non è detto che sarà semplice salire sull’autobus per raggiungere in tempo le scuole della città.

A segnalare i non pochi disagi, definiti "pressoché quotidiani", con i quali i loro figli sono spesso costretti a far i conti per recarsi a scuola in treno nel capoluogo della nostra provincia, è un gruppo di genitori che risiedono nelle località della Bassa Romagna, da Lavezzola a Voltana, da Alfonsine a Glorie di Bagnacavallo e anche nei piccoli paesi ad esse limitrofi, attraversate dalle linea ferroviaria Ferrara-Rimini.

"Per i nostri ragazzi – spiegano ormai sfiduciati i genitori – raggiungere in orario la scuola è diventata una sorta di impresa. Basti pesare che dall’inizio dell’anno scolastico in corso, per una sola settimana il trasporto ferroviario è stato regolare. Sinceramente troppo poco, anche considerando che il costo dell’abbonamento annuo oscilla tra i 350 e i 450 euro per studente. Troppo poco anche per chi tutte le mattine si alza alle 6 per poter prendere l’unico mezzo di trasporto pubblico che consente di raggiungere la città di Ravenna per frequentare la scuola".

Continuano i genitori: "Risulta insoddisfacente anche il tentativo di sostituire, ammesso che Rfi (acronimo di Rete ferroviaria italiana, società delle infrastrutture del gruppo Ferrovie dello Stato, ndr) lo preveda, il treno con un autobus che finora non ha garantito però la puntualità. A volte è pure capitato che noi genitori, a causa di disservizi vari, siamo stati di fatto costretti ad accompagnare in automobile i nostri ragazzi a Ravenna per non fare perdere loro la giornata scolastica".

Il gruppo di genitori sottolinea che "a rimetterci per questi continui problemi sono i nostri ragazzi, che inevitabilmente maturano assenze e ritardi penalizzanti sul piano del profitto scolastico. Ci rimettono inoltre anche le famiglie, alle quali a fronte di una spesa importante non viene restituito un adeguato servizio".

Insomma, concludono i genitori: "Ad essere penalizzata da tali disservizi sono tutte le comunità di questo territorio che del trasporto ferroviario avrebbero veramente bisogno. Altro che ponte sullo Stretto di Messina…qui c’è bisogno di un serio trasporto ferroviario non solo per gli studenti, ma anche per tutti i pendolari che durante la settimana devono andare per motivi di lavoro a Ravenna".

lu.sca.