Da Ricci a Giacomoni, ecco i cavalieri d’oro

I nomi che hanno reso famosa la scuola equestre faentina con ben 524 vittorie conquistate al 2019 tra giostre, tornei e palii

Migration

La scuola equestre faentina, di monta storica con la lancia, è rifiorita negli anni ’60 sull’onda del palio del Niballo ed è andata in crescendo, diventando una delle migliori d’Italia. Negli anni ’70, fino al primo decennio del nuovo secolo, si è fatta onore anche la scuola faentina di monta di cavalli a pelo: infatti sono arrivate vittorie in palii storici prestigiosi e anche diverse partecipazioni al mitico palio di Siena. Nell’ultima stagione di giostre e palii disputati in Italia prima del Covid, quella del 2019, (solo due le giostre disputate nel 2020, entrambe vinte dal folignate Luca Innocenzi, senza faentini in lizza), i cavalieri manfredi hanno collezionato nove vittorie. Crediamo comunque non sia più raggiungibile il numero di vittorie del 2003 quando erano state addirittura sedici, ma erano altri tempi e si disponeva di tanti campioni. Indubbiamente nelle scuderie rionali sta avvenendo un cambio generazionale e forse ci vorrà tempo per vedere emergere nuovi cavalieri, soprattutto vincenti a livello nazionale. Ora, con il lungo stop per la pandemia e quasi tutti i palii, le giostre e le quintane spostati a fine estate c’è l’incognita di quando si potrà tornare a gareggiare.

Sono ben 524 le vittorie conquistate al 2019 in giostre, tornei e palii da ben 63 diversi cavalieri faentini. Guardando tutte le vittorie, si può dire che sono i primi per tradizione e per numero di trofei conquistati in Italia. Ad aver conquistato il maggior numero di vittorie è Gian Franco Ricci che ha trionfato in ben 60 competizioni storiche. Al secondo posto c’è Mario Giacomoni, arrivato a 58. Terzo è Willer Giacomoni con 44 successi. Segue poi Gianni Vignoli che di vittorie ne ha raggiunte ben 42. Quinto è Massimo Donatini, detto ‘Stoppa’, con 25 vittorie centrate in palii con monta di cavalli a pelo. Sesto è Marco Diafaldi con 20 primi posti; settimo Claudio Bandini, ‘Batticuore’, con 18 affermazioni. Ottavo è poi Gioele Bartolucci, in predicato di tornare a essere il primo fantino del Rosso, con 17 vittorie. Nono posto per Alfiero Capiani con 16; decimo per Marcello Bellini con 15. Non c’è palio o giostra di un certo livello dove i cavalieri faentini non abbiano gareggiato o vinto. Solo due, tra le corse di alto livello, non portano nell’albo d’oro i nomi di cavalieri faentini: il palio di Legnano e il mitico palio di Siena. In entrambe si sono cimentati i fantini manfredi ma non sono riusciti a raggiungere il gradino più alto del podio. I cavalieri faentini ci hanno provato con onore anche a Siena. Il palio per eccellenza ha visto la partecipazione di quattro fantini di Faenza. Il primo a provarci fu nel 1980, il 17 agosto, Mario Giacomoni. Fu un testa a testa memorabile con Aceto che poi vinse. Il cavallo Ascaro de Torralba cedette, ma il ‘Faenza’ come fu soprannominato Giacomoni senior che era stato ingaggiato dalla contrada della Chiocciola, arrivò secondo dopo una gran bella prova. Giacomoni corse lo stesso anno nel palio di settembre, non riuscendo a ripetere la prestazione, ma aprì comunque una strada. Sono stati poi altri tre i fantini manfredi che nei decenni successivi si sono cimentati nella ‘madre di tutte le battaglie’ equestri. Ha corso quattro palii a Siena, fra il 1995 e il 1997, Massimo Donatini ‘Stoppa’ (tre per il Drago e uno per il Bruco): un privato che correva solo a pelo e in ippodromo. Donatini si trasferì poi a Siena per fare l’allenatore. Fu ingaggiato dall’Onda e ci ha provato in Toscana anche Claudio Bandini, detto ‘Batticuore’. Bandini, pur se “atleta dalle leve non propriamente lunghe” è stato anche un bravo “cavaliere di lancia armato”, corse infatti anche tre Niballi, poi decise per una carriera da professionista nelle corse a pelo e nei palii di quel settore, ottenendo ottimi risultati. Non è da tutti vincere ad Asti (2 volte), a Fucecchio (2 volte) e a Ferrara (2 volte). Ultimo, nel 2008, il 16 agosto, per la Selva è stato Igor Argomenni, detto ‘Smarrancio’: iniziò al rione Giallo, anche se non ha mai corso il Niballo.

Gabriele Garavini