"Daini in pineta a Classe, nessun abbattimento"

Massimiliano Costa (ente Parco): "Per ora ci limitiamo a portarne via alcune decine. Solo se questo non sarà sufficiente interverranno i cacciatori"

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"Dobbiamo seguire la legge, e la legge dice che nelle aree protette la prima attività di controllo deve essere incruenta". Ovvero nessun abbattimento per i daini nella pineta di Classe. A spiegarlo è il direttore dell’ente Parco del Delta del Po, Massimiliano Costa, dopo che nei giorni scorsi la Prefettura ha annunciato un’accelerazione nel piano di cattura degli esemplari che vivono nella pineta di Classe. La questione è vecchia, e si trascina da anni con gli animalisti sul piede di guerra. Ma stavolta, come spiega Costa, non si parla di coinvolgere i cacciatori. "Il piano era già stato redatto e approvato nel marzo del 2021, prevede la cattura di 30 esemplari all’anno tra la pineta di Classe e Volano e il loro spostamento in luoghi dove possono essere liberi. Verrà aggiornato dal punto di vista numerico, ma va detto che la quantità di animali non è legata a quelli presenti ma a quelli che è possibile portare altrove". Costa aggiunge infatti che i daini sono una specie esotica, "e meno se ne portano in giro e meglio è. Ora ciò che dobbiamo fare è attivare il piano: stiamo preparando una manifestazione d’interesse per individuare una ditta. Seguirà una gara per l’affidamento dell’incarico". Il coinvolgimento dei cacciatori, escluso al momento, potrebbe esserci in futuro: si parla di anni però, e solo se il piano di cattura si rivelerà insufficiente.

"Nelle aree protette la legge prevede che le attività di controllo con abbattimento siano precedute da attività incruenta – dice Costa –. Una volta che è stato dimostrato che l’attività incruenta è inefficace allora si può procedere con l’abbattimento. Ora nessun daino verrà ucciso: verranno creati dei recinti con alimenti all’interno, in modo che gli animali si abituino a entrarci, e così verranno catturati. Nel viaggio verranno poi sedati. I daini sono robusti, non soffriranno. Vedo che tante persone si sono allarmate, ho ricevuto 1100 email da quando si è cominciato a parlarne".

La questione sta poi nei numeri. E i numeri, secondo l’ente Parco, sono questi: 1.500 daini che vivono tra la pineta di Classe e Volano (tra Comacchio e Codigoro, ndr) di cui circa 700 a Classe. Nel 2000 erano 15. "Tutto è iniziato perché sono scappati da un privato e che aveva un recinto e si sono riprodotti efficacemente – prosegue Costa – tanto che oggi sono quasi 50 volte quelli che erano allora. Un terzo dei daini sono femmine fertili, e ciò significa che ogni anno tra Classe e Volano nascono 500 nuovi daini. Quelli che poi sopravvivono all’inverno sono circa la metà, 250. Toglierne 30 significa che la popolazione comunque cresce complessivamente di 220 esemplari in un anno, e quello successivo sono ancora di più perché essendo aumentati crescono anche le femmine fertili". Se effettivamente nel tempo lo spostamento di 30 daini all’anno dovesse rivelarsi inefficace si potrebbe passare al gradino successivo, ovvero l’abbattimento. "Ma magari il lupo, che incide molto sulla popolazione dei daini, potrà aiutarci a contenerli – aggiunge Costa –. Noi ora comunque non spariamo ai daini: ci è stato solo chiesto di partire, attuando il piano". E poi si vedrà.

Sara Servadei