Daini, mini-protesta: una trentina i presenti

Gli animalisti, riunitisi a Lido di Classe, non credono all’ente Parco che nei giorni scorsi ha dichiarato che gli ungulati non saranno uccisi

La protesta degli animalisti

La protesta degli animalisti

Ravenna, 29 maggio 2022 - Sono agguerriti, motivati da una battaglia che va avanti da anni: tanto che i veterani indicano a coloro che hanno sposato la causa più recentemente il passaggio dietro alla pineta, lì dove "tra il 2014 e il 2015 andavamo davanti alle altane dei cacciatori a bloccarli". Ma sono pochi. La protesta degli animalisti per i daini che si è tenuta ieri a Lido di Classe ha visto partecipare non più di 2530 persone: un gruppetto di fedelissimi battagliero ma ridotto. Alle 13, orario di inizio della manifestazione, sono solo in 4 ad attaccare striscioni accanto alla pineta. Forse l’orario non aiuta, e verso le 14 il gruppetto si amplia ma senza mai raggiungere numeri significativi. In compenso gli animalisti agguerriti passano tre ore sul ciglio di viale dei Lombardi a mostrare gli striscioni pro daini agli automobilisti, mentre col megafono portano avanti la loro causa. Le associazioni che hanno organizzato la manifestazione sono Clama Ravenna, Italia nostra sezione Ravenna, Oipa Ravenna, Animal liberation, Cruelty free e Gruppo intervento giuridico delegazione di Ravenna. È presente anche Francesca Santarella, nota per essere stata una consigliera comunale del Movimento 5 Stelle e che da molti anni si occupa del tema dei daini. C’è anche la consigliera regionale del gruppo misto Giulia Gibertoni, che già nei giorni scorsi aveva presentato un’interrogazione alla giunta regionale sul tema. In merito ai pochi partecipanti alla protesta dice: "Ci daremo il cambio tra le 13 e le 16 perché da oggi in poi cominceremo con una serie di presidi, qui e poi più avanti anche davanti alla Prefettura. La Regione ora sta cercando di spostare tutto su questo tavolo prefettizio, che non si capisce su che base giuridica agisca".

Gli animalisti non credono a quanto dichiarato nei giorni scorsi da Massimiliano Costa, presidente dell’ente Parco del Delta, secondo cui i daini verranno portati via e non uccisi. "L’anno scorso la Regione fa questo ’animal washing’ presentandosi a difesa dei daini nella delibera 140 del 2021 – dice Cristina Franzoni di Clama – con cui i daini saranno trasferiti. Per come viene presentata si pensa che andranno a Disneyland, in un parco giochi, invece nella delibera sono previsti trasferimenti presso allevamenti da carne, privati con caratteristiche stringenti e in zone che sono distretti di caccia". Anche Gibertoni ribadisce che gli animali portati via alla fine saranno in gran parte uccisi: "Lo dice la delibera della Regione, la 140 del 2021" e aggiunge: "Perché si parla di portarli via o abbatterli e non si fa almeno una sperimentazione con strumenti quali recinzioni, attraversamenti verdi, sensori olfattivi? Su questo io, come consigliera regionale, non ho ricevuto risposta. Se non si può fare ci spieghino perché. I daini qui possono essere una risorsa turistica".

Sara Servadei