
Una boccata d’ossigeno per le imprese che hanno lavorato in somma urgenza per l’alluvione. E per i bilanci del comune di Faenza. Il conto delle spese dell’Ente ammontava infatti a circa 7,5 milioni che Palazzo Manfredi doveva corrispondere alle ditte incaricate "per la pulizia e la rimozione del fango, il trasporto dei rifiuti, la rimozione delle auto e tutti gli spurghi, ovvero la parte più importante" come spiegato dall’assessora Milena Barzaglia. Cifre significative che però attraverso la firma del Commissario alla ricostruzione sull’atto di rimborso delle spese sostenute dagli enti locali in somma urgenza, ora il comune di Faenza potrà utilizzare per saldare i fornitori. A informare i consiglieri comunali della delibera che andrà al vaglio del consiglio dell’Unione della Romagna Faentina il 27 settembre, è stata la dirigente responsabile del settore finanziario Cristina Randi. "Complessivamente si tratta di circa 7 milioni e mezzo – rileva Barzaglia –, su un totale di oltre 9 milioni. Le spese erano divise in due: la sezione A riguarda gli aiuti alla popolazione oggi pari a 2 milioni, e la sezione B le strade. La parte assegnata è quella che riguarda le strade".
La copertura dei costi maggiori consentirà all’Ente di meglio approcciarsi alle sfide autunnali, così come nel corso della commissione sono state presentate alcune variazioni al bilancio, tra le quali: l’accertamento di donazioni "103mila euro da parte dalla Bcc Ravennate Forlivese e Imolese che saranno utilizzate per la sostituzione delle caldaie negli alloggi di edilizia popolare in via Ponte Romano 20,21 e 28", e l’estinzione anticipata di due mutui, che consentiranno all’ente di recuperare 70mila euro "una parte dei quali saranno utilizzati per gli interventi straordinari al Centro Marconi dove ci sono le farmacie in affitto".
Un sospiro di sollievo ‘economico’ quindi per il Comune, che ora dovrà affrontare l’autunno scandito da altri lavori e opere prioritarie. Anche per questo motivo l’amministrazione vuole allontanare spettri di ‘scricchiolii’ nella maggioranza, ed in particolare nel partito di maggioranza. A domanda specifica infatti l’assessora Barzaglia chiarisce: "Faenza è un grande esempio di maggioranza molto larga, che tiene insieme il centro democratico, la sinistra radicale e il Movimento 5 stelle. È stata una delle prime esperienze di campo largo in Italia, e viene anche presa come esempio virtuoso anche della politica. Questo non è casuale, ma è il frutto di un lavoro in cui il Pd è stato un perno del centrosinistra unito. Questa prospettiva andrà consolidata soprattutto in questo momento in cui i cittadini stanno soffrendo gli effetti dell’alluvione di maggio, e hanno bisogno che la politica sia vicina ai loro bisogni e soprattutto che sia all’altezza della situazione". Pertanto: "Un nuovo Pd con persone che hanno deciso di rientrare e con persone che negli anni hanno deciso di restare nel momento di difficoltà del Pd può coesistere, ma è chiaro che il contributo deve essere orientato a una specifica direzione: la stessa che rispecchia la coalizione in consiglio comunale. A mio parere non è il momento delle polemiche".