Dal Neanderthal all’homo sapiens A Ravenna si studia l’evoluzione

Un’équipe di ricercatori traccia la storia dell’adattamento dell’umanità al pianeta

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Sono circa una quindicina fra archeologi, zooarcheologi, paleoantropologi, isotopisti ed esperti in statistica applicata alle scienze archeologiche i ricercatori impiegati al Bones Lab, il laboratorio di osteoarcheologia e paleoantropologia cui l’Università di Bologna da alcuni anni ha dato vita nel suo dipartimento a Ravenna. La sua attività consiste nel tracciare la storia dell’evoluzione e dell’adattamento dell’umanità sul pianeta, in particolare in Europa. "Il nostro approccio – spiega il direttore Stefano Benazzi –, va dagli studi osteoarcheologi tradizionali, quelli insomma compiuti in laboratorio sui resti ossei, a quelli che si servono delle tecnologie più avanzate, come ad esempio le ricostruzioni virtuali di resti di ominidi non spostabili dai luoghi in cui sono conservati". Sono tanti i punti interrogativi nella storia evolutiva dell’uomo: "ad esempio, perché il Neanderthal si è estinto?". Un filone di ricerca che, per quanto sepolto nei millenni, è soggetto talvolta a repentine rivoluzioni, e feroci dibattiti. "Nei libri di testo di non molti anni fa il Neanderthal era definito una sottospecie del sapiens. Oggi è considerato una specie a sé, ma chi contesta questa consuetudine fa notare che nel nostro dna sono presenti elementi del Neanderthal, che dunque si mescolò con i sapiens. Un altro interrogativo riguarda il primo popolamento dell’Europa: homo erectus o ominidi più recenti?". Le ricerche del Bones Lab possono essere utili anche nella quotidianità degli attuali abitanti del pianeta. L’uomo di 17mila anni fa studiato dagli archeologi è risultato affetto da cementoma, una patologia che colpisce l’apparato dentale. Contrariamente ad altre popolazioni passate attraverso un collo di bottiglia – quelle cioè discendenti da ridotti gruppi di antenati, come gli abitanti del Québec o del Sudafrica, che scontano la diffusione endemica di alcune patologie – il cementoma è oggi molto raro. Come mai? "Sono tante le dinamiche che intervengono nello sviluppo di una popolazione. Recenti studi sul Neanderthal suggeriscono addirittura che chi porta nel dna certi suoi geni possa avere risposte diverse dinanzi all’insorgere del Covid rispetto agli altri individui".

f.d.