Ravenna, furti a pazienti e di medicine, Poggiali condannata

Furti in corsia, in appello la pena è diventata di 4 anni e 4 mesi, anche per peculato

Daniela Poggiali esce dal carcere (Foto Schicchi)

Daniela Poggiali esce dal carcere (Foto Schicchi)

Ravenna, 24 ottobre 2017 - Due mesi in meno (da quattro anni e 6 mesi a quattro anni e 4 mesi), ma condanna nella sostanza confermata, in corte d’appello a Bologna, per Daniela Poggiali, l'ex infermiera  dell’ospedale di Lugo imputata in questo caso per furti a pazienti e peculato di materiali ospedalieri. Assolta per un furto e per il peculato di generi alimentari, non per la presunta sottrazione di medicinali.

Una dottoressa la vide ed esclamò: "Sei matta, ti porti a casa seicento euro di roba?". La Procura generale di Bologna chiedeva una pena più mite, due anni e nove mesi in ragione della modesta entità. Assolta e scarcerata in appello a luglio dall’accusa di omicidio volontario (con iniezione di potassio) di una paziente, che in prima grado le era costato l’ergastolo, la 45enne è stata recentemente radiata dalla federazione infermieri e a settembre aveva già subito una condanna (3 mesi) per un altro furto. Battaglia in aula. Per l’Ausl (avvocato Giovanni Scudellari), approfittò di persone indifese, rubando a pazienti. Per la difesa (avvocato Lorenzo Valgimigli) ormai Poggiali è capro espiatorio per tutto, vittima del pregiudizio e di una veemente campagna di stampa.

 

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Confermato invece il risarcimento a favore dell'Ausl Romagna, parte civile e assistita dall'avvocato Giovanni Scudellari. Poggiali, su cui pende il ricorso in Cassazione della Procura generale per l'omicidio, è difesa dall'avvocato Lorenzo Valgimigli.

 

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