Daniela Poggiali oggi, processo 'ter' all'ex infermiera. Nuove perizie

Presente in aula, è accusata di due omicidi. Sotto la lente il metodo per individuare potassio e la statistica dei morti. La Poggiali sta scontando la pena nel carcere di Forlì

Bologna, Daniela Poggiali oggi al processo (FotoSchicchi)

Bologna, Daniela Poggiali oggi al processo (FotoSchicchi)

Ravenna, 14 settembre 2021 - È ripreso questa mattina il processo a Daniela Poggiali, 48 anni, l'ex infermiera di Lugo accusata di due omicidi. Per la morte della 78enne Rosa Calderoni, attraverso una presunta iniezione di potassio, si tratta del sesto grado di giudizio, dopo due assoluzioni in appello entrambe rigettate dalla Cassazione.

Nel processo di appello 'ter' sono state disposte nuove perizie per verificare se il metodo utilizzato dal consulente del pubblico ministero per individuare il potassio negli occhi della vittima sia stato corretto e accurato. Inoltre è stata decisa anche una perizia statistica, per analizzare il collegamento tra il numero delle morti in corsia quando Poggiali era in servizio rispetto a quando non lo era.

Inoltre i giudici, presidente Stefano Valenti, hanno anche chiesto chiarimenti a esperti precedentemente nominati e che verranno sentiti nella prossima udienza, il 23 settembre, per accertare la possibilità che un'iniezione di potassio, anche in dose limitata e 'subletale', viste le condizioni della paziente, possa essere stata idonea a provocarne la morte.

In primo grado l'imputata era stata condannata dalla Corte d'assise di Ravenna all'ergastolo: in due successivi appelli a Bologna era stata assolta, ma con entrambe le sentenze sconfessate da altrettante Cassazioni a Roma.

In parallelo si procede anche con l'appello del processo relativo alla morte di un altro paziente, il 94enne Massimo Montanari, in passato datore di lavoro del compagno della 48enne e deceduto il 12 marzo 2014 sempre all'ospedale di Lugo la notte prima delle annunciate dimissioni: in questo caso in primo grado, al termine del rito abbreviato, Poggiali era stata condannata a 30 anni.

I giudici hanno chiesto di rintracciare e sentire le persone che erano nella stanza di Montanari. Parti civili, i parenti delle vittime, e l'Ausl Romagna, rappresentata dall'avvocato Giovanni Scudellari.

Daniela Poggiali, attualmente rinchiusa nel carcere di Forlì, era presente, nell'aula al secondo piano di palazzo Baciocchi. Con lei c'era la sorella Barbara e lo storico fidanzato Luigi Conficconi, che ne ha seguito le sorti sin dal primo processo celebrato sei anni fa.