Mirko De Carli, consigliere nazionale del Popolo della Famiglia, commenta l’erogazione della tessera, con la quale le persone transgender potranno andare alle biglietterie di Start per ottenere l’abbonamento che, in questo modo, verrà fornito con la foto abbinata al nome d’elezione. "Siamo al limite dell’assurdo: ora Start Romagna accetta di sottoscrivere un accordo con un’associazione lgbt per diffondere una tessera di abbonamento “trans friendly” che pubblichi il nome d’elezione e non quello presente sulla carta d’identità" dice De Carli. "Ci troviamo nella grottesca situazione in cui, il pubblico ufficiale che dovesse sanzionare la persona transgender, si troverà a riconoscerla con un nome non presente all’anagrafe. Quindi puniamo Paola e salviamo Paolo? Mentre che chi si chiama Paolo viene discriminato solo per rispettare la legge dello Stato che richiede l’esibizione di un documento di riconoscibilità valido". Conclude: "Start provveda a sospendere l’iniziativa, augurandoci che nemmeno un euro di soldi pubblici sia speso per campagne arcobaleno".