Una coop sempre più solida e meno indebitata. Il gruppo Deco Industrie (detergenza, cura della persona e alimentare con stabilimenti a Ravenna, Bagnacavallo, Forlì, Imola, Bondeno e ora anche a Noale dopo l’acquisto del ramo dell’azienda cosmetica della Co.Ind.) ha chiuso il 2024 con fatturato di 229 milioni (erano stati 223 milioni nel 2023) con un utile d’esercizio di 10,86 milioni contro i 16,6 del 2023, un calo attribuibile in buona parte alla riduzione dei listini concessa ai clienti.
Sono questi i dati principali presentati al Grand Hotel Mattei di Ravenna all’assemblea dei soci. Il 2024 ha visto una sostanziale tenuta del settore alimentare grazie all’elevata frequenza degli acquisti di beni di prima necessità e risulta, comunque, condizionato dall’inflazione e dalla ridotta fiducia dei consumatori.
Nella grande distribuzione organizzata, ambiente in cui opera Deco Industrie, vi è una sempre maggiore attenzione ai prezzi. Il settore della detergenza e della cura della casa (oltre 60 milioni di flaconi all’anno) ha visto andamenti differenziati: è aumentata la richiesta di prodotti di fascia medio-bassa tra i consumatori più sensibili al prezzo e, al contempo, si è confermato l’interesse per le soluzioni eco-sostenibili e di qualità certificata. "Nel corso di questi ultimi anni – spiega Stanislao Giuseppe Fabbrino, amministratore delegato di Deco Industrie - abbiamo consistentemente ridotto i debiti verso le banche utilizzando le nostre disponibilità liquide. È un processo virtuoso che ha ridotto gli oneri finanziari rendendoci più equilibrati dal punto di vista finanziario. La cooperativa è sempre più solida conseguendo il proprio record di 71 milioni di patrimonio netto. Deco Industrie cresce nel fatturato e ha fatto operazioni straordinarie, come l’acquisizione di quote di Fruttagel e l’operazione di Noale (prodotti cosmetici), finanziandole con risorse proprie". Per Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna, il bilancio presentato da Deco è "solido" e il suo andamento fotografa un fatturato che nel 2018 era di 154 milioni e arriverà nel 2025, grazie all’operazione di Noale, a 260 milioni. Il costo della manodopera diretta e indiretta (operai e impiegati) è stabile rispetto al 2023 mentre è in leggera flessione il costo del personale dirigente. La bolletta energetica, dopo il picco del 2022, è tornata vicino ai livelli degli anni precedenti. Il gruppo Deco Industrie occupa 643 addetti. "Abbiamo proseguito – afferma Antonio Campri, presidente Deco Industrie – con i momenti di ascolto per intercettare le esigenze dei lavoratori, sostenendo Mutua futura, il piano sanitario offerto ai soci, e proseguendo nel sostegno delle attività culturali, sociali e sportive delle realtà del territorio".
Giorgio Costa