Decreto ’antifrode’, il Superbonus rischia il blocco

Confartigianato: "Doverosi i controlli, ma così gli oneri superano i benefici"

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Il 12 novembre è entrato in vigore il decreto che introduce nuovi controlli e adempimenti in caso di interventi nell’ambito delle detrazioni fiscali ordinarie relative a interventi edilizi e del Superbonus 110%. Il dl prevede sempre la necessità di visto di conformità e asseverazione della congruità delle spese sostenute.

"In un momento reso già complicato dalle forti tensioni sui prezzi e sulla mancata disponibilità dei materiali, il rischio è che la troppa burocrazia blocchi l’attività del settore – commenta Confartigianato –. Appare infatti incomprensibile l’obbligo di asseverazione per tutti gli interventi senza nessun limite di spesa: la sostituzione di una semplice caldaia, per poter beneficiare dello sconto in fattura, determina l’obbligo di sostenere la spesa dell’asseverazione".

Il nuovo onere rischia così di superare l’importo del beneficio fiscale. Per Confartigianato, "prevenire gli abusi e l’uso distorto degli incentivi del settore casa è indispensabile a tutela dei tanti contribuenti e imprese che operano con correttezza sul mercato. Ma l’urgenza dell’intervento, concretizzatasi in un decreto legge, blocca, di fatto, l’utilizzo delle detrazioni e delle cessioni dei crediti per lavori edilizi".

Ora infatti, per Caf e professionisti, è impossibile inviare le comunicazioni di opzione per sconto in fattura o cessione dei crediti all’Agenzia delle Entrate, "anche per l’assenza di chiarezza su punti importanti – prosegue Confartigianato –. Un solo esempio: chi e come dovrà rilasciare la prevista asseverazione e quali contenuti dovrà avere? Continuare a complicare il quadro di accesso alle misure, senza tener conto del loro impatto, compromette inevitabilmente la forza degli incentivi. Si rischia di raffreddare il trend positivo e la fiducia delle tante imprese oneste e di non raggiungere gli obiettivi di transizione green".