"Delusa e spaventata per l’accaduto": "Va riattivata la videosorveglianza"

Faenza, l’amarezza della titolare del salone Manà di via Naviglio, colpito da una spaccata domenica notte. Stefano Bertozzi (FdI): "Da diverse settimane la telecamera su corso Garibaldi non funziona".

"Delusa e spaventata per l’accaduto": "Va riattivata la videosorveglianza"

Faenza, l’amarezza della titolare del salone Manà di via Naviglio, colpito da una spaccata domenica notte. Stefano Bertozzi (FdI): "Da diverse settimane la telecamera su corso Garibaldi non funziona".

Hanno un senso di rassegnazione misto a rabbia gli esercenti colpiti dalle spaccate notturne che domenica notte si sono verificate a Faenza. Erano circa le 3 quando un malvivente, approfittando del favore delle tenebre in pieno centro storico, quindi in una zona comunque illuminata, ha sfondato la porta di vetro del negozio ‘Naturhouse’. Una porta di tre metri, che le telecamere del negozio in corso Garibaldi, hanno immortalato afflosciarsi mentre il soggetto con il volto travisato dal cappuccio di una felpa, si è fatto strada all’interno del negozio. A raccontare l’episodio è Ester, la titolare dell’attività, la quale era fuori città quando è scattato l’allarme. "Il ladro ha avuto il tempo di entrare e di rovistare dietro il banco cassa, dove però non c’era nulla. Una persona che abita poco distante sentendo il trambusto si è affacciata e ha urlato che avrebbe chiamato le forze dell’ordine". Parole ben comprese dal ladro, uno solo a quanto si apprende, il quale "mantenendo lo sguardo in basso è uscito e camminando lungo il marciapiede come se nulla fosse" semplicemente se n’è andato. "Si è anche ferito con i vetri - prosegue la titolare del negozio –, perchè abbiamo trovato tracce di sangue nel muro. Oltretutto la mia porta è di vetro temperato multistrato quindi ben pesante". Davvero magro, è stato il bottino: "Solo un telefono cellulare. In cassa poi non c’era nulla. Riparare la porta invece costerà oltre mille e trecento euro". Non è il primo furto che il negozio subisce, ma è principalmente il senso di insicurezza ad attanagliare la titolare e le sue dipendenti: "La prima volta il danno fu di poche decine di euro. Di recente invece abbiamo assistito ad un inseguimento dei carabinieri, e in generale alla sera le mie dipendenti preferiscono uscire insieme, anziché da sole perchè hanno paura. Non è una strada tranquilla, ci sono ubriachi in giro per non dire altro. Insomma non ci sentiamo sicure".

Non è invece chiaro l’orario in cui si è verificata la spaccata, la stessa notte, in via Naviglio dove è stato colpito il salone da parrucchiera Manà di Desirèe Betti (foto). Anche qui danni ingenti agli infissi, e tracce di sangue secondo quanto riferisce la titolare. "Nessuno però ha sentito niente, io sono stata avvisata solo domenica mattina alle 7 da una mia collega che passava di lì per caso. Hanno rubato alcuni strumenti di lavoro, l’aspirapolvere, vari prodotti". Economicamente un danno da "qualche migliaio di euro. Questo è il primo furto che subisco in 14 anni di lavoro. Sono molto delusa per l’accaduto. Da queste parti c’è un po’ di percezione di insicurezza, io ho paura ad andare la sera a prendere la mia auto da sola. Penso che serva qualcosa in più per tutelarci". Entrambi gli episodi sono stati denunciati al commissariato di Faenza. Sul tema sono intervenute anche le forze politiche di opposizione, ieri con Stefano Bertozzi: "Abbiamo notizia che da diverse settimane la telecamera installata su corso Garibaldi non funziona, il server della stazione di corso Baccarini è fuori uso da oltre un anno". Il consigliere ha inoltre posto l’accento sugli investimenti dell’amministrazione comunale in tema di varchi targa e di impianti di videosorveglianza.

Damiano Ventura