ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Deluso da questo referendum. Una perdita di tempo

Non parteciperò ad altri referendum abrogativi in quanto le ultime consultazioni si sono rivelate un inutile spreco di tempo e,...

Non parteciperò ad altri referendum abrogativi in quanto le ultime consultazioni si sono rivelate un inutile spreco di tempo e, soprattutto uno sperpero di denaro pubblico; inoltre vorrei rilevare che si tratt di un dispositivo debole poiché non si ha la garanzia che il governo attuale, o i prossimi governi, tengano in considerazione l’esito del quesito referendario, anche a quorum raggiunto. Qualora i prossimi referendum fossero propositivi o istituzionali, allora sarà mio impegno partecipare. A maggior ragione di questo mio dissenso, si consideri che il raggiungimento del quorum al 50%+1 degli aventi diritto al voto non stimola la partecipazione perché per la stragrande maggioranza degli Italiani recarsi alle urne è una seccatura (il nostro senso civico è quasi inesistente!), e spesso si dà per scontato il mancato raggiungimento del quorum. Tornerò a votare i referendum abrogativi quando non sarà necessario raggiungere il quorum (magari portando la raccolta di firme a 1.500.000) ovvero quando sarà ritenuta valida qualsiasi percentuale di affluenza alle urne: allora sì che ci sarà partecipazione, anche da parte di quei movimenti e di quei partiti sostenuti da politici che invitano a disertare le urne, che è l’esatto contrario della Democrazia.

Stefano Bianchini


Autorità portuale, meglio un presidente di questa terra

Ora che la fase elettorale si è conclusa, ritengo che sia giunto il momento per le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, di superare le logiche di contrapposizione e di convergere responsabilmente su un obiettivo comune: l’individuazione di una figura di alto profilo espressione del nostro territorio, in grado di assumere la presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale. Le indiscrezioni di stampa sembrerebbero indicare il nome dell’avvocato Francesco Benevolo come principale candidato alla guida dell’Ente. Pur riconoscendo le competenze e l’autorevolezza del professionista citato, credo sia fondamentale, in questa fase storica di rilancio e riposizionamento strategico del porto di Ravenna, che la città possa esprimere una propria leadership, individuando in un ravennate il riferimento istituzionale e tecnico in grado di rappresentare le istanze della comunità marittimo-portuale e del tessuto economico-produttivo locale.

Maurizio Marendon