Design e mosaico si incontrano. La tradizione diventa contemporanea

Il progetto, nell’ambito dell’VIII Biennale, prenderà vita negli spazi espositivi di Palazzo Rasponi dalle Teste. Commissionata a creativi l’ideazione di oggetti dalla chiara funzione realizzati con l’antica tecnica.

Design e mosaico si incontrano. La tradizione diventa contemporanea
Design e mosaico si incontrano. La tradizione diventa contemporanea

Design e mosaico si incontrano e il viaggio ricomincia. Nel coloratissimo atelier Biagetti di Milano ieri è stata presentata ‘Episodi di Mosaico contemporaneo’, mostra a cura di Maria Cristina Didero a Palazzo Rasponi dalle Teste che sarà tra i principali eventi della VIII Biennale di Mosaico contemporaneo in programma dal 14 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024. Un’avventura, una sfida che guarda alle esperienze fatte alla fine degli anni Novanta da alcuni grandi nomi del design, come Ettore Sottsass, Alessandro Guerriero, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce. "Il progetto – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Fabio Sbaraglia – nasce da un’idea in cui abbiamo creduto. Il dialogo tra mosaico e design era già stato affrontato in passato e volevamo recuperarlo e portarlo avanti". Sono stati selezionati sei designer e creativi ed è stato commissionato loro di ideare oggetti dalla funzione chiara, destinati a essere realizzati in mosaico in collaborazione con alcuni mosaicisti della città. In mostra anche due opere storiche, una di Alessandro Mendini realizzata da Luciana Notturni nel 1991 e una di Gaetano Pesce commissionata dal Museo dell’Arredo Contemporaneo nel 1995. Il designer ravennate Alberto Biagetti, padrone di casa, ha ringraziato tutti: "E’ un piacere avervi qui e ritrovare una città che ho vissuto. Ed è un piacere vedere quanto sia impegnata nel processo di valorizzazione del mosaico e di saperi che rischiano di essere dimenticati e tutto questo è coraggioso".

Il progetto unisce il disegno industriale, le tecnologie avanzate di stampa 3D e sagomatura dei supporti e l’abilità artigianale del mosaico. I sei progetti inediti sono stati ideati dallo stilista austriaco Arthur Arbesser, da Laura Baldassari e Alberto Biagetti di Atelier Biagetti, da Cara Davide, da Francesca Lanzavecchia, da Marco Guazzini e Gio Tirotto. A realizzarli in mosaico sono stati i laboratori Annafietta, Gruppo Mosaicisti di Marco Santi, Pixel Mosaici in collaborazione con Dimensione Mosaico, Koko Mosaico di Arianna Gallo e Barbara Liverani Studio. Il progetto di Marco Guazzini è realizzato in collaborazione con CaCO3 Studio. Ieri mosaicisti e designer hanno ‘raccontato’ i loro progetti, tra sorprese, difficoltà e imprevisti inevitabili nell’incontro di due mondi così diversi. "Ravenna – ha sottolineato Daniele Torcellini, coordinatore della Biennale del Mosaico – ha un patrimonio musivo materiale che si può ammirare nelle basiliche, ma ne ha uno immateriale, un patrimonio di idee e sapere. Il mosaico è linguaggio, è metafora, è una chiave di lettura della contemporaneità. Volevamo riaprire un dialogo che si era interrotto a fine anni Novanta, e vorremmo farlo dando a questo percorso una sistematicità".

Tra i progetti esposti, il tavolo Miss Universe per il trucco di Arthur Arbesser, che richiama a livello cromatico i celebri mosaici ravennati. Altro omaggio alla città arriva da Atelier Biagetti che presenta una ‘piscina da salotto’ che richiama fantomatici bagni del grande Teodorico, ma anche le fontane dove lanciare una monetine. Cara Davide propongono Tessere, una serie di tre oggetti geometrici che sfruttano la tessera come unità di misura modulare per creare una sedutacoffee-table multifunzionale. Il progetto Verde Sospeso di Francesca Lanzavecchia presenta una collezione di vasi-colonna architettonici creati con una speciale tecnica musiva. Marco Guazzini presenta il progetto ispirato a Guccione Coltempo: una mensola e una scaletta. Infine, il progetto Andamenti di Gio Tirotto, con due lampade, una da terra e una sospensione.

Annamaria Corrado