Di origine straniera, ma nati qui: benvenuti

ieri il sindaco ha ricevuto in Municipio nove ragazzi che con la maggiore età hanno ottenuto la nostra cittadinanza

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Quando ieri pomeriggio, poco dopo le 14, il sindaco Michele de Pascale è entrato nella sala preconsiliare del municipio, i ragazzi erano già lì seduti ad aspettarlo, emozionati, qualcuno anche un po’ intimidito. Insieme a loro i genitori, fratelli, sorelle, qualche amica. Ieri nove giovani, cinque ragazze e quattro ragazzi, neomaggiorenni nati in Italia e di origine straniera, hanno ottenuto la cittadinanza italiana ai sensi dell’articolo 4 della legge 91 del 1992. Una cerimonia semplice che rappresenta per loro un traguardo importante, un nuovo inizio anche se, come ha sottolineato il sindaco de Pascale, loro cittadini italiani lo erano ben prima che la legge lo confermasse. I ragazzi, di origine albanese, rumena, bulgara, cinese e polacca, sono nati tutti in Italia, alcuni a Ravenna dove vivono.

Quando de Pascale li ha chiamati, uno alla volta, subito dietro sono arrivati genitori e fratelli pronti a immortalare il momento con foto o video. Ambeta, di origine albanese, è nata a Catania e quasi subito è arrivata a Ravenna con la famiglia. Studia per diventare parrucchiera. "Questo – ha detto – è un passo importante, anche se formale. È un grande traguardo". Vicino a lei Maria, di origine bulgara. "Sono orgogliosa di aver ottenuto la cittadinanza italiana – ha spiegato – anche se credo sarebbe giusto ottenerla subito, con la nascita. Siamo qui da sempre, i miei genitori si sono conosciuti in Italia, giovanissimi". Ambra, anche lei di origine albanese, frequenta il Liceo linguistico. È arrivata alla cerimonia di ieri pomeriggio molto emozionata. "Per me – ha osservato – questo passaggio significa sentirsi ancora di più parte di questo Paese, mi fa sentire ancora più uguale a tutti gli altri".

Il sindaco, durante la cerimonia, ha colto l’occasione per augurare a tutti un futuro radioso. "Ora siete cittadini italiani ed europei – ha sottolineato – e questa cerimonia dà la misura di quanto sia importante il momento non solo per voi, ma per la città. Ci tenevamo a festeggiare insieme". Poi li ha guardati sorridendo ricordando ai ragazzi che lui è "figlio delle prime migrazioni di questo Paese, quelle provenienti dal Sud". Il sindaco e l’assessore Federica Moschini hanno donato ai ragazzi una copia della Costituzione della Repubblica italiana, una bandiera dell’Italia e una bandiera dell’Unione Europea.

I nove giovani sono nati in Italia, hanno compiuto 18 anni, non sono mai espatriati e hanno presentato richiesta di cittadinanza italiana prima dei 19 anni.

"Siamo molto felici di accogliere questi giovani come nuovi cittadini italiani ed europei – ha concluso de Pascale –. Si tratta di una cerimonia emozionante e molto sentita da parte dell’amministrazione comunale, che oggi assume un significato particolare. Proprio domani, 24 giugno, (oggi ndr) si discuterà alla Camera la proposta di legge per la riforma della cittadinanza, lo Ius scholae. Si tratterebbe di un primo e significativo tassello in questa importante battaglia di civiltà per tutti quei ragazzi e quelle ragazze che non possono ancora dirsi italiani malgrado lo siano a tutti gli effetti".

Annamaria Corrado