Diabete, boom di casi a Ravenna. Specie fra i bambini

Nella provincia ne soffrono circa 28mila persone. Ma non tutti lo sanno. Analisi di un fenomeno in crescita

Ravenna, diabete, boom di casi. Specie fra i bambini

Ravenna, diabete, boom di casi. Specie fra i bambini

Ravenna, 10 novembre 2019 - Su circa cento persone che incrociate per strada, 7 hanno il diabete. E due o tre di loro ancora non lo sanno. Nella provincia di Ravenna sono circa 28mila le persone che soffrono di questa patologia, ma statisticamente un terzo di loro non ha ancora ricevuto la diagnosi. I dati, forniti dall’Ausl Romagna, accendono un faro su un problema in continuo aumento.

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«I numeri sono in forte crescita – come scrivono dall’azienda sanitaria –: dal 2009 a oggi vi è stato un incremento del 35% del numero di soggetti con diabete censiti dall’Ausl. Per fornire assistenza a queste persone l’azienda Usl della Romagna ha attivato una vasta rete assistenziale».

Nella nostra regione il diabete colpisce è il 6,9% della popolazione. In tutta la Romagna le persone che soffrono di diabete sono 78mila, di cui 235 minorenni. Nella nostra provincia, invece, i bambini e gli adolescenti che soffrono di diabete sono 109: di questi 102 casi riguardano il diabete mellito di ‘tipo 1’ (ovvero indipendente dagli stili di vita) mentre gli altri 7 sono di ‘tipo 2’. Ciò significa che per questi bambini la causa della loro malattia è da ricercarsi nello stile di vita sedentario: sono casi che fino a qualche anno fa non capitavano, come spiega il responsabile della rete di diabetologia dell’Ausl Romagna Paolo Di Bartolo.

«Dietro l'aumento del 35% dei pazienti con il diabete dal 2009 ci sono anche due motivazioni ‘positive’ - spiega Di Bartolo -: la prima è che la vita si è allungata, e dal momento che negli over 65 la probabilità di ammalarsi è doppia e per gli over 75 è tripla, ovviamente i pazienti sono di più. Il secondo motivo è che dal momento che la vita dura di più e che le cure sono migliorate, riusciamo a far vivere più a lungo i malati». Tra le motivazioni non 'positive', invece, come spiega Di Bartolo, «ci sono fattori che dobbiamo combattere: la quota di persone in sovrappeso o obese è cresciuta, e ormai ci avviciniamo ai temuti numeri degli Stati Uniti. In termini di sedentarietà, in Emilia-Romagna il 20% dei bambini è in sovrappeso e l’8% è obeso. Il 30% di tutta la popolazione non pratica nessun tipo di attività fisica: è un dato migliore del 39% di tutta l’Italia, ma si può migliorare molto. Nelle regioni più a nord, come Trentino e Val d’Aosta, è solo il 13%». 

I riflettori sulla malattia si accendono in particolar modo questa settimana, in occasione della giornata mondiale del diabete istituita il 14 novembre, cioè giovedì, che quest’anno ha come tema la famiglia e il suo ruolo fondamentale nella prevenzione e nella gestione della malattia. Per l’occasione scenderanno i in piazza con gazebo per la prevenzione le associazioni Diabete Romagna e Diabetici Ravenna, in collaborazione con Croce Rossa, Avis, Lions, Pubblica Assistenza, diabetologie dell’adulto e pediatrie dell’Ausl. 

Oggi un gazebo sarà in piazza del Popolo a Faenza dalle 9 alle 12.30, mentre i volontari saranno in piazza del Popolo a Ravenna sabato 16 novembre dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 e domenica 17 dalle 9 alle 12.30. Prevenzione poi anche a Castel Bolognese (venerdì 15 in piazzale Roma, dalle 9 alle 12.30), Riolo Terme (sabato 16, corso Matteotti dalle 9 alle 12.30), Lugo (sabato 16, atrio dell’ospedale dalle 9 alle 12.30), Bagnacavallo (domenica 17, piazza della Libertà dalle 8.30 alle 11.30) e Bagnara (domenica 17, via Camangi dalle 9 alle 12.30).   

sa.ser.