Dietrofront, si riaccendono le luci "Ma su qualcosa bisognerà tagliare"

Sull’illuminazione pubblica il Comune torna sui propri passi. Il sindaco: "Lamentele da chi lavora di notte". Il nodo resta: l’anno prossimo la spesa sarà alta e non ci sono i fondi per sostenerla, considerati i rincari

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Si torna indietro. Dopo due settimane di luci spente, il Comune riprenderà a tenere accesi i lampioni dell’illuminazione pubblica tutta la notte a partire dal 78 dicembre. Il provvedimento sarà approvato dalla giunta oggi. È il punto di arrivo di due settimane di passione, tra lamentele e pure la protesta delle opposizioni, che ora dichiarano vittoria: "Ma non è per la manifestazione che abbiamo preso questa decisione – spiega il sindaco Michele de Pascale –, anche perché non ha avuto particolare successo. Se ci fossimo basati solo su quella non ci sarebbe stata discussione. Però era un provvedimento sperimentale e abbiamo valutato in questo momento che, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, fosse presumibile una maggiore vita serale". A far cambiare idea alla giunta, dice il sindaco, sono state "le diverse segnalazioni arrivate dalle categorie che lavorano nelle ore notturne. Non parliamo di tante persone, ma fanno sacrifici e prestiamo loro attenzione. E poi ogni Comune ha una situazione diversa: Ravenna, col porto e una stazione di rilievo, presenta situazioni diverse da quelle di altri comuni. Provvedimenti che in centri più piccoli non creano problemi, qui sono difficili da adottare". Il sindaco, così come la nota inviata dal Comune, specifica che comunque la sperimentazione non è andata male e che non c’è stato un aumento della criminalità: "La sperimentazione non ha portato a dire che questo è un provvedimento inattuabile – dice – ma è doloroso. E le cose dolorose, se si possono evitare, si evitano".

Resta il problema per il quale erano stati introdotti i tagli: quelli economici. "Ne stiamo parlando anche con gli altri Comuni – prosegue il sindaco –. Si parla di 10 milioni di maggiori costi dell’energia e 2 per i contratti nel pubblico impiego: cifre non recuperabili nel bilancio, se non con tagli molto pesanti. Ora ci stiamo lavorando, è la nostra priorità". La commissione Bilancio a inizio anno dovrà risolvere il rebus: dove tagliare.

In queste settimane di luci spente tra coloro che avevano espresso dubbi c’era anche il vicesindaco Eugenio Fusignani con delega alla Sicurezza: "Domani (oggi per chi legge, ndr) proporrò di completare l’installazione di luci a led nel Comune. Siamo per ora a due terzi del territorio, e bisogna intervenire per risparmiare. Ciò che suggerisco per evitare operazioni costose per il Comune è proporre a Cpl Concordia (l’azienda che ha in convenzione la manutenzione dell’illuminazione, ndr) una proroga della concessione, e loro a loro spese effettueranno il passaggio a led dei lampioni che ancora mancano all’appello".

Cantano vittoria le opposizioni, le stesse che nei giorni scorsi avevano protestato: in una nota congiunta la Lega, la Pigna, Fratelli d’Italia e Viva Ravenna si dicono "non troppo sorpresi dall’annuncio del sindaco del ritorno all’illuminazione pubblica: è l’unica scelta possibile" e aggiungono che "come ampiamente previsto e temuto, in città si sono moltiplicate le segnalazioni di furti, atti di vandalismo ma soprattutto si è diffuso un forte e più che giustificato senso di paura". Le opposizioni si dicono soddisfatte e parlano di "una vittoria netta, vittoria per la quale abbiamo lottato ogni giorno nelle ultime settimane" e si scagliano anche contro Fusignani "che pare si appropri delle deleghe alla Sicurezza solo quando serve fare notizia o sventolare provvedimenti propagandistici".

Sara Servadei