Cervia, disabile violentata in spiaggia. Arrestato 36enne di Riccione

L’ha caricata in bici con la forza per poi palpeggiarla e denudarla

I carabinieri hanno colto l'uomo in flagrante

I carabinieri hanno colto l'uomo in flagrante

Cervia (Ravenna), 10 aprile 2019 – Lei, affetta da disabilità, cercava di chiedere aiuto come poteva, con flebili lamenti, mentre quell’uomo – in preda ai fumi dell’alcol – faticava a contenere i propri istinti. Sono stati alcuni passanti ad avvertire quei singhiozzi che provenivano dal retro di uno stabilimento balneare, e a chiedere l’intervento dei carabinieri che hanno posto fine all’incubo della donna. Quando lo hanno trovato S. M., 36enne, residente a Riccione ma da tempo domiciliato a Cervia, era ancora senza abiti. 

L’ipotesi degli investigatori è che sarebbe andato fino in fondo se nessuno lo avesse fermato per tempo. In manette è finito con tre gravi accuse: violenza sessuale, lesioni e violenza privata, quest’ultima riqualificata rispetto all’ipotesi di partenza del sequestro di persona. Su disposizione del pm Stefano Stargiotti si trova in carcere e attende l’udienza di convalida davanti al giudice, tutelato dall’avvocato Riario Fabbri.

LEGGI ANCHE L'interrogatorio: "Era consenziente"

L’uomo ha numerosi precedenti ed è in cura al Sert. La vittima è una donna di circa 50 anni, ritenuta dagli inquirenti incapace di intendere e di volere, con una invalidità permanente e certificata. Per camminare utilizza un deambulatore. Ed è proprio su questo aspetto che si incardinava uno reati contestati, la violenza privata. I carabinieri di Cervia Milano Marittima hanno ricostruito in questo modo quanto accaduto nella serata di lunedì. Il 36enne ha incrociato la donna in viale dei Mille, a Cervia. Erano da poco passate le 20, la zona è abbastanza buia. E da qui sarebbe partito il suo approccio violento.

Prima ha cominciato a baciarla e ad accarezzarla quindi – è l’ipotesi dell’accusa – contro la sua volontà l’ha caricata sul cannone della bicicletta: con un braccio teneva stretta lei, con l’altra mano il suo deambulatore. Ha pedalato per poche decine di metri, ha svoltato sul lungomare Deledda e si è infilato in uno dei primi stabilimenti balneari. Qui ha condotto la donna dietro un magazzino, in una zona al riparo da occhi indiscreti, ma non troppo distante dalla strada. Abusando della sua condizione di inferiorità fisica e psichica, e dell’impossibilità di reagire, ha cominciato a sopraffarla, proseguendo con i baci e i palpeggiamenti con cui aveva esordito già in strada. Ha tolto i vestiti alla donna, lui stesso si è denudato. 

Dalla strada alcuni passanti hanno avvertito i lamenti di una donna che, seppure con voce strozzata, diceva ‘lasciami andare, lasciami andare’. E prontamente è stato chiesto l’intervento del 112. Dopo pochi minuti i carabinieri erano lì e hanno colto sul fatto l’uomo, mentre ancora dava sfogo ai suoi istinti. La vittima è stata medicata in ospedale, dove le sono state riscontrate lesioni giudicate guaribili in dieci giorni, quindi affidata a una casa famiglia. Secondo la difesa l’uomo ha sempre avuto altri problemi, ma mai ha dovuto rispondere di reati così gravi né si era reso protagonista di vicende così scabrose. 

"Sono e siamo tutti profondamente colpiti e costernati. Un reato odioso che ha scosso tutta la comunità - ha commentato il sindaco di Cervia Luca Coffari - Un fatto molto grave anche per le modalità con cui è avvenuto e per i soggetti coinvolti. Questi episodi sono estranei alla nostra città, non appartengono alla nostra quotidianità e al tessuto del nostro territorio. Siamo vicini alla vittima, ai sui familiari e conoscenti, portando a loro tutta la nostra solidarietà e sostegno in questo difficile momento".