"Da inizio gennaio, quando i volontari di ‘Plastic Free Argenta’ intervennero in via Cuorbalestro nei pressi della borgata ‘Anerina’, trovandosi di fronte a uno scenario a dir poco vergognoso, sono trascorsi ormai tre mesi. Augurandomi che gli autori di quello scempio siano individuati e che la sanzione sia esemplare, viene da chiedersi per quanto tempo quell’ammasso di rifiuti debba restare ancora lì, peraltro in un’area che rientra nella cosiddetta Zps, ossia una Zona di protezione posta lungo le rotte di migrazione dell’avifauna". Sono le parole di un nostro lettore che risiede nel Lughese. Sotto accusa c’è una discarica a cielo aperto presente da mesi (e aumentata considerevolmente di volume nelle ultime settimane) situata nei pressi di Taglio Corelli di Alfonsine a pochi metri dalla sponda destra del fiume Reno, e formata da almeno una quarantina di quintali di materiali praticamente di ogni genere. A segnalarla più volte sono state diverse altre persone, tra cui cacciatori, pescatori e un gruppo, molto sensibile alle tematiche ambientali, di appassionati di mountain bike residenti a Lavezzola.
"Se la mancata rimozione di quello scempio fosse dovuta alla mancanza di fondi, di personale o di mezzi, sarei io stesso disposto, dopo aver ricevuto la dovuta autorizzazione, a caricarla a mie spese su un camion, anche se ovviamente mi si dovrebbe poi consentire di conferirla, in quel caso auspicando di non dover sostenere altre spese, negli appositi centri di smaltimento. Credo che per rimuovere tutto basterebbero un paio di viaggi". L’elenco degli oggetti e dei materiali presenti è interminabile: da scarti edili a ondulati in vetroresina, da lastre in eternit a vasi e a una vasca in cemento, da quel che resta di vecchi mobili a taniche e bidoni vari, fino a guaine copricavi, isolanti, vecchi elettrodomestici, indumenti, vecchi attrezzi da lavoro, lastre di polistirolo, passeggini, una ventina di pneumatici e tantissimo altro ancora. Senza dimenticare una seconda discarica a cielo aperto, in questo caso di minori dimensioni presente nella vicina golena del Reno. "Alcune settimane fa – conclude il lettore – ho letto che il giorno stesso (a inizio gennaio, ndr) in cui gli stessi volontari di ‘Plastic Free Argenta’ si recarono sul posto, richiesero l’intervento dei carabinieri. Militari (tra cui i Forestale) che procedettero d’ufficio a una denuncia contro ignoti. Sarebbe interessante sapere se ci sono stati eventuali sviluppi nelle indagini, ma a mio avviso sarebbe più importante far in modo che quello ‘spettacolo’ indecente sparisse quanto prima".
Luigi Scardovi