Discoteca Pineta di Milano Marittima: sequestro confermato dal Tribunale

A chiederne la revoca la società milanese Hdp22, alla quale era passato il ramo d’azienda del locale .

Pineta, sequestro  confermato  dal Tribunale

Pineta, sequestro confermato dal Tribunale

Ravenna, 21 marzo 2023 – Il Tribunale ha confermato il sequestro giudiziale emesso d’urgenza e in inaudita altera parte il 3 marzo scorso sul compendio aziendale della celebre discoteca ‘Pineta’ di Milano Marittima. Il giudice Piervittorio Farinella della sezione civile ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Marco Bigari per conto del commercialista Claudio Colatorti, curatore fallimentare della precedente gestione del locale, la ravennate Andromeda srl in liquidazione giudiziale con sentenza del 4 dicembre.

A chiedere la revoca del provvedimento, era stata la milanese Hdp22 (avvocato Giovanni Gagliardi), srl alla quale nel marzo 2022 era passato il ramo d’azienda Pineta. Secondo la società milanese, il prezzo per la cessione era congruo perché comportava un’assunzione di debiti; e i sigilli al locale, avrebbero creato danni economici per via delle aperture primaverili saltate. Nella partita, figura un terzo soggetto coinvolto: si tratta della proprietà dei muri (avvocato Giuseppe Della Casa) la quale in un separato procedimento di sfratto, ha lamentato il mancato pagamento di quasi 140 mila euro di canoni d’affitto (la quota annua è di circa 350 mila euro).

A questo punto il curatore di Andromeda è diventato custode del noto marchio: e in qualità di tale, già da ora potrà proporlo a società eventualmente interessate con la formula del contratto d’affitto d’azienda per poi dividere i conseguenti proventi tra i creditori.

Entro 60 giorni dovrà quindi essere incardinata la causa di merito al netto della quale, in caso di ulteriore conferma, il Pineta passerebbe in via definitiva alla curatela la quale potrebbe così decidere di venderlo. Nella sentenza, il giudice Farinella in sintesi ha esaminato l’iter che ha fatto da contesto al sequestro a partire dalle modalità di cessione del Pineta così come rappresentate dal curatore di Andromeda: poco più di 47 mila euro in quota contanti tutt’ora non saldati visto che il termine era il 31 dicembre scorso. Ha anche rilevato che il 42enne originario di Arezzo ma residente a Cervia e presidente del consiglio di amministrazione di Hdp22, risultava pure in Andromeda in qualità di amministratore di fatto (come se insomma avesse ceduto a se stesso). In quanto all’urgenza, era giustificata dall’esecuzione di sfratto pendente. Andromeda srl aveva accumulato debiti per quasi un milione e mezzo di euro.

Tra i creditori, per circa 50 mila euro figura anche Moët & Chandon, marchio legato allo champagne: ed era stato proprio questo a chiedere il fallimento della società che gestiva il locale dei vip. Al momento risultano essere una decina le domande depositate per insinuarsi nel fallimento: altre potranno arrivare in attesa della prossima udienza dei creditori fissata per metà luglio. Il debito accumulato risulta per la maggior parte legato a pendenze verso il Fisco.