Divieto di avvicinamento ma torna dai genitori: arrestato di nuovo

Nella notte tra giovedì e venerdì c’era stato il primo arresto per maltrattamenti nei confronti dei genitori e per resistenza nei confronti dei carabinieri intervenuti per riportare la calma. Quindi ieri mattina presto, nonostante il divieto di avvicinamento imposto dal tribunale dopo la convalida dell’arresto, è tornato sotto casa dei suoi - che non gli hanno aperto - rimediando così il secondo arresto in poco più di 24 ore. Protagonista della vicenda è un 20enne di origine marocchina residente a Lugo e difeso dall’avvocato Nicola Casadio. Secondo l’accusa il giovane, segnato dall’abuso di alcolici, da circa un anno tormentava i genitori tra minacce e reazioni particolarmente aggressive. L’ultima volta, poche sere fa con l’ennesima sfuriata dopo una consistente bevuta. Il gip Sabrina Bosi, dopo la convalida, aveva allora emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento sia ai genitori che ai luoghi da loro solitamente frequentati, domicilio incluso. Un divieto subito violato: ieri in tarda mattinata in tribunale a Ravenna davanti al giudice Federica Lipovscek e al viceprocuratore onorario Adolfo Fabiani, il 20enne ha spiegato di averlo fatto perché non sapeva dove altro potesse andare. Il giudice, dopo avere convalidato l’arresto eseguito dai militari della locale Compagnia, ha trasmesso al gip Bosi la richiesta della procura per un inasprimento della misura cautelare fino al carcere a tutela dei genitori dell’imputato. Nel frattempo la difesa si è attivata per individuare, attraverso il Sert, una idonea comunità di recupero che possa ospitare il 20enne.