Docce e guardaroba in aiuto dei senzatetto

Nuovo servizio offerto dall’Opera Santa Teresa per le persone in difficoltà: potranno accedervi solo con un pass della Caritas

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Dopo aver aperto nell’ottobre scorso la Casa della Carità ‘San Giuseppe’ e la mensa dei poveri, l’Opera di Santa Teresa di Ravenna attiva anche i nuovi servizi docce e guardaroba per i senzatetto e per chi ha difficoltà abitative. "Nell’ultimo decennio ci siamo interrogati sulle esigenze di una società che cambia – racconta il vice direttore di Santa Teresa Luciano Di Buò –. Dopo aver dato in gestione l’attività sociosanitaria, abbiamo individuato tre tasselli per far fronte alle nuove priorità. Il primo si è concretizzato nell’ottobre scorso con l’apertura della Casa della Carità che ha già accolto una ventina di persone in difficoltà, mentre il secondo nella mensa che già ora serve un centinaio di pasti caldi ogni domenica, e altrettanti cestini per la sera. Entro la fine dell’anno Caritas, che collabora strettamente con noi, potenzierà quest’ultimo servizio con la creazione di una vera cucina professionale nei nostri spazi. Il terzo tassello, infine, sono le docce e il guardaroba a cui le persone potranno accedere solo tramite pass rilasciato dal Centro d’ascolto della Caritas".

L’Opera di Santa Teresa rivolge un ringraziamento particolare a Lidi Group, Mazzotti Professional e Masini Modern Craft che, più che fornitori, "sono aziende che hanno sempre condiviso con progetto di solidarietà". Chiunque può però dare una mano, anche i cittadini, continuando a portare abiti usati in buono stato e lavati. Si potrà accedere ai nuovi servizi dall’ingresso di via Santa Teresa 8, due giorni a settimana, il martedì e il giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Ad accogliere le persone saranno una dipendente, che lavora anche alla Casa della Carità, volontari della ‘Camminiamo insieme’ e una delle suore di Santa Teresa del Bambin Gesù, referente del servizio. A ogni ospite sarà distribuito un kit igiene per lavarsi e un altro con accappatoio, intimo e asciugamano. Dopo la doccia (ndr, sono tre di cui una per disabili), uomini e donne avranno a disposizione un fornito guardaroba di vestiti. Ci sarà anche una sala per l’accoglienza con una piccola dispensa. Filippo Botti, responsabile delle attività istituzionali dell’Opera e coordinatore del servizio, ha poi ricordato di essere già al lavoro per un protocollo di intesa con il Comune per iniziare l’attività in giugno.

"Questi nuovi servizi – conclude, prima del taglio del nastro, il vescovo della Diocesi di Ravenna-Cervia Lorenzo Ghizzoni –, sono un segno tangibile per gli emarginati della città e un modo di tornare a fare carità secondo lo spirito di don Lolli".

Roberta Bezzi