Docenti e preside ai ferri corti: "O lei o noi"

Martedì sera al cinema Gulliver di Alfonsine si è tenuto un incontro organizzato da insegnanti e genitori del comprensivo ‘Corso Matteotti’

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Una situazione diventata ormai insostenibile. Per questo diversi insegnanti dell’istituto comprensivo ‘Corso Matteotti’ di Alfonsine, che riunisce classi di scuola primaria e secondaria, hanno deciso di incontrare, martedì sera nella sala Gulliver, i genitori degli studenti per chiarire direttamente con loro i motivi che li hanno portati ad abbandonare gradualmente l’organizzazione delle tante attività extra-studio. Al centro del disagio, le modalità di gestione della dirigente scolastica giunta un anno fa dal liceo artistico di Ravenna, Mariateresa Buglione.

"Fino ad ora abbiamo cercato di resistere facendo un atto di fede – spiega la rappresentanza sindacale della scuola –. Ora però siamo giunti al limite. Ci siamo dimessi da tutti gli incarichi extra docenza e declinato qualsiasi funzione strumentale, dalla collaborazione di staff alla gestione dei progetti che negli anni hanno portato l’istituto a vincere premi anche nazionali e a divenire un vero e proprio gioiello. Abbiamo organizzato l’incontro di martedì per fornire la nostra versione dei fatti ai genitori che, a fronte della richiesta di spiegazioni sul perché molti progetti non venissero attivati, si sono sentiti rispondere dalla dirigente che i docenti non hanno voglia di lavorare. Un commento al limite della diffamazione che richiedeva un chiarimento. Ne andava della professionalità e della dignità di noi professori. Per questo – continuano i rappresentanti sindacali dei docenti – abbiamo ritenuto non opportuno invitare la dirigente. Si è trattato comunque di un incontro pubblico, aperto a tutti. Se la dirigente si fosse presentata, l’avremmo accolta".

Dietro alla scelta degli insegnanti di non collaborare più ci sono tante criticità dovute – spiegano – "a malcelati intenti manipolatori, assenza di pianificazione e di indicazioni coerenti, che hanno generato spesso confusione e conflitti". "Tutto questo – continua la rappresentanza sindacale – ha creato un irreparabile problema di fiducia con la dirigenza. Di tutte le attività extrascolastiche che venivano organizzate abbiamo deciso di mantenere attivi solo due progetti: la consulta dei ragazzi, per non togliere il rapporto fra studenti e comunità, e lo sportello di ascolto, strumento fondamentale per dare supporto agli alunni che ne hanno bisogno. Ma, ad esempio, le attività teatrali e artistiche, che hanno visto l’istituto eccellere, ora non ci sono più . Ovvio che la mancanza di pianificazione ha influito a volte anche sul corretto funzionamento delle attività scolastiche, come ad esempio la funzione di sostegno che comunque non è mai stata messa in discussione". La situazione è già stata oggetto di un incontro con il direttore dell’Ufficio scolastico territoriale, Paolo Bernardi che fino ad ora, non ha portato ad alcun risultato.

Le soluzioni che durante la serata sono state ipotizzate seguono due direttrici. "Sicuramente alcuni dei docenti storici dell’istituto chiederanno il trasferimento – sottolineano i rappresentanti sindacali –. I genitori, da parte loro, hanno proposto di chiedere le dimissioni o il trasferimento della dirigente". Ospiti dell’incontro docenti-genitori, in qualità esclusivamente di uditori sono stati il sindaco Riccardo Graziani, il vice sindaco Elisa Vardigli e l’assessora all’istruzione della città, Valentina Marangoni. "Alcune persone mi avevano già riportato la loro opinione a proposito di ciò che sta succedendo nell’istituto – spiega il sindaco Graziani –. Anche da parte nostra c’è preoccupazione perché ci teniamo che la scuola funzioni al meglio. È anche vero che non abbiamo il giusto ruolo per attribuire responsabilità. Il mondo della scuola appartiene a un’altra amministrazione. Quello che possiamo fare e che faremo, in tempi anche celeri – continua –, è di interloquire con i soggetti interessati e con il Provveditorato agli studi per cercare di trovare una soluzione".

Monia Savioli