Domani si discute del traghetto a singhiozzo

In Commissione consiliare si parlerà dei problemi del mezzo che unisce Porto Corsini a Marina, spesso fermato dai guasti

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Anche per il servizio traghetto che unisce le sponde del Candiano, è arrivato il giorno della verità. O almeno così si augurano i partiti di opposizione che per domani, mercoledì, alle 15 hanno convocato una seduta congiunta delle commissioni Società partecipate e Porto, nella sala del Consiglio comunale. I gruppi di minoranza hanno anche chiesto l’intervento di una rappresentanza qualificata di Start Romagna. L’obiettivo è quello di ripercorrere la qualità del servizio, le continue interruzioni, l’eventuale acquisto di un nuovo natante, il passaggio della gestione da Start Romagna al Comune di Ravenna.

"Il malfunzionamento del servizio di traghetto sul canale Candiano, tra Marina di Ravenna e Porto Corsini – spiega il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi - è ormai cronico. L’ultimo caso eclatante è avvenuto martedì scorso, quando, per sostituire il traghetto guasto, il servizio è stato sospeso dalle 21.40 alle 23.30". Ancisi ricorda come questo servizio non abbia mai posto problemi finché il Comune di Ravenna ha mantenuto in vita la propria Azienda Trasporti Municipali (Atm), il crollo è identificabile nel 2012 quando la municipalizzata fu assorbita da Start Romagna. Renato Trampetti, che fu presidente di Atm dal 1985 al 1993, ha scritto una lettera ad Ancisi: "In merito alla situazione allucinante del servizio traghetto sul canale Corsini, basta fare riferimento ad un dato: i due traghetti attuali sono stati realizzati in sei anni, il Baleno nel 1992 e l’Azzurro nel 1997. Nei 25 anni successivi, si è andati avanti con semplici manutenzioni e solo adesso si sta pensando ad un nuovo traghetto, la cui entrata in funzione non sarebbe possibile almeno per le due prossime stagioni turistiche 2023 e 2024. Sorge forte il dubbio che Start Romagna si sia concentrata sulle esigenze degli altri capoluoghi romagnoli, soprattutto Rimini".

I sindacati hanno gli stessi dubbi. Per Riccardo Padoan della Uiltrasporti, "la convenzione tra enti che ha portato alla costituzione di Start, tra le specifiche prevedeva la sostituzione o ammodernamento dei traghetti". Secondo Raffaele Rossi, della Fit-Cisl, "l’ impressione è che Start investa molto sul territorio riminese e meno su quello ravennate, nonostante il Comune di Ravenna detenga il 29% delle azioni della società".