"Faenza, così dono i capelli alle donne malate di cancro"

Il progetto della parrucchiera Grazia La Gioia

"Faenza, così dono i capelli alle donne malate di cancro"

"Faenza, così dono i capelli alle donne malate di cancro"

Faenza (Ravenna), 9 gennaio 2020 - 'Un angelo per capello’. "Raccolgo le trecce delle mie clienti per farne parrucche per donne sottoposte a chemioterapia". Uno dei problemi maggiormente sentiti dalle donne costrette a sottoporsi a terapie impattanti per il fisico che come effetti collaterali hanno tra l’altro di bruciare i bulbi piliferi per contrastare i tumori è dato proprio dalla perdita nei capelli. Un fenomeno che oltre al calvario che si affronta pesa moltissimo sulla psicologia soprattutto delle donne che vedono mutare il loro aspetto.

Una cosa che spesso porta a uno stato depressivo che si aggiunge al carico di quanto già non faccia la malattia. Se da un lato per chi affronta le cure chemioterapiche si usano diversi rimedi per tentare di ovviare al problema, impacchi di ghiaccio e i più recenti caschi refrigeranti, ovviamente il sistema più usato per dare un aspetto di normalità rimane la parrucca. È per questo che sono nate molte associazioni che mettendosi in contatto con professionisti di settore iniziano una collaborazione per raccogliere capelli di clienti che, sensibili al tema, decidono di dare un taglio ad anni di capelli lunghi, magari con qualche rimpianto ma sempre con lo spirito di chi sa di contribuire a una giusta causa.

A Faenza una delle parrucchiere che, in prima persona, ha deciso di rinunciare a una chioma fluente che scendeva ben oltre le spalle è Grazia La Gioia. "Purtroppo ho vissuto da vicino il calvario della malattia che aveva colpito mia nonna. A 84 anni, quando ormai tutti pensavamo che l’avremmo persa per vecchiaia, è stata colpita da un tumore. Ho visto le sofferenze nei suoi occhi e ancor di più quando ha iniziato a sottoporsi alla terapia chemioterapica l’ho vista piangere per i suoi capelli andati via".

Continua Grazia: "Ho pensato che per le donne ben più giovani doveva davvero essere un dramma e così lo scorso anno mi sono messa alla ricerca di un’associazione alla quale rivolgermi per poter dare una mano attraverso il mio lavoro. Mi sono allora imbattuta nell’associazione ‘Un angelo per capello: si tratta di una onlus pugliese, regione della quale sono originaria anche io stessa e, dopo essermi documentata sul loro lavoro, mi sono iscritta iniziando a collaborare". L’associazione, nata nel 2016, è composta da medici e psicologi che hanno come obiettivo aiutare i pazienti durante il difficile percorso della malattia. Negli anni si è attivata collaborando con altre realtà.

«A tante mie clienti – continua Grazia La Gioia nel suo racconto – spiego la finalità dell’iniziative e molte sposano l’idea e il progetto, spesso convincendo anche le proprie figlie a concedere i propri capelli per un fine certamente molto alto. Sicuramente non è una scelta semplice, perché la crescita dei capelli, va da uno a tre centimetri al mese e la misura minima dalla quale riuscire a fare una parrucca è di 25 centimetri. Ma il progetto è davvero importante per lo scopo finale che si prefigge e così molte mie clienti si sottopongono a un taglio drastico, proprio per aiutare l’associazione".

La stessa professionista faentina ultimamente ha deciso di donare i suoi capelli che sono andati ad arricchire le tante altre trecce che ha raccolto in qualche mese. "L’ultima volta che avevo tagliato i capelli – sottoilinea Grazia – è stato cinque anni fa ma ho deciso anch’io di dare un taglio netto per una buon a ragione. In questo momento ho raccolto una ventina di trecce che sto preparando per essere spedite all’associazione".