ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Dopo il caso di Marina. Sap: "Polizia sotto organico. A rischio la sicurezza di tutti"

Valter Rivola, segretario provinciale di quello che per Ravenna è il maggiore sindacato di polizia: "Negli ultimi 30 anni sollevato tante volte il problema".

Stefano Paoloni e Valter Rivola, rispettivamente segretario generale e provinciale del Sap

Stefano Paoloni e Valter Rivola, rispettivamente segretario generale e provinciale del Sap

"Il Sap di Ravenna negli ultimi 30 anni ha sollevato tante volte il problema della carenza di personale. Gli organici erano disciplinati dalle piante datate 1989 in relazione alle quali siamo sempre stati sottodimensionati".

Dopo il tremendo week-end di Marina, a tracciare il punto della situazione è Valter Rivola, segretario provinciale di quello che per Ravenna è il maggiore sindacato di polizia.

Partiamo dai pregressi. "Una dozzina di anni fa il ministero dell’Interno, in risposta a una nostra richiesta della segreteria nazionale, comunicò che la carenza alla Questura di Ravenna era dell’8%. Sul piano nazionale, nel 2016, a causa di scelte governative, l’organico è stato portato da 117mila a 107mila. Il blocco del turn over ha poi ridotto l’organico nazionale a 97mila unità. Allo stato, non riusciamo a recuperare il ’gap’ perché, nonostante gli stanziamenti per l’assunzione di 5.000 operatori l’anno, le scuole di formazione a pieno regime ne riescono a formarne solo 3.500".

E su Ravenna? "Non posso fornire dati precisi ma dal 2017 a oggi vi è stata una riduzione di oltre il 10% dell’organico su tutta la provincia".

Quanti equipaggi servirebbero per garantire la sicurezza? "A parere del Sap, nel territorio di competenza della questura non meno di tre per turno. Ragionamento analogo vale per i Commissariati di Faenza e Lugo: non meno di due equipaggi per turno: ogni equipaggio è composto da due poliziotti. Ciò è fondamentale per la sicurezza degli operatori e per un migliore servizio al cittadino".

Negli ultimi anni sono però arrivati diversi agenti. "Il cui numero tuttavia non compensa i pensionamenti. E poi il blocco dei concorsi deciso nel 2016 di fatto ha creato un buco: soprattutto nei ruoli di dirigenti, ispettori e sovrintendenti. Rispetto al 2017, sono aumentati gli agenti ma diminuiti gli appartenenti alle qualifiche superiori".

Qualche effetto? "A Faenza da mesi il dirigente del Commissariato è anche capo di Gabinetto della Questura. Mancano dirigenti ai quali dare l’incarico che permetta loro di essere sul posto. È vero che sono arrivati tre nuovi vicecommissari, ai quali va il nostro augurio di buon lavoro, che però vanno a sostituire altri tre commissari destinati ad altre sedi".

Ulteriori criticità? "Ora in provincia vi è un’unica centrale operativa che gestisce gli interventi arrivati al 112 (risponde a Bologna e inoltra la chiamata alla centrale operativa). I due unici operatori, a volte solo uno, devono gestire gli interventi su Ravenna, Faenza e Lugo. Devono fare gli accertamenti richiesti dalle Volanti sul territorio, controllare gli allarmi, controllare i braccialetti elettronici".

E gli uffici investigativi? "Tutti sotto organico: solo ricorrendo allo strumento dello straordinario riescono a rispondere alle esigenze investigative emergenti o delegate. Del resto gli organici sono tarati sulle esigenze di una Ravenna del passato: ma la città è cresciuta sotto tutti i punti di vista".

a.col.