
Non era la prima volta che le forze dell’ordine lo trovavano con la droga, in misura superiore al quantitativo consentito per uso personale. Per questo un diciannovenne di Sant’Agata sul Santerno era già stato arrestato ed è di nuovo finito in manette l’altro giorno. Ad arrestarlo sono stati gli agenti del Commissariato di Lugo.
I poliziotti hanno trovato addosso al diciannovenne, attualmente disoccupato, poco più di 13 grammi di hashish divisi in tre sacchetti in cellophane tutti uguali. Da una successiva perquisizione dell’abitazione di Sant’Agata dove vive il ragazzo vive con i familiari, però, è emersa altra droga. In particolare, i poliziotti hanno trovato due panetti di hashish da più di un etto ciascuno, oltre a due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente. Tutti elementi che ieri mattina durante l’udienza con rito direttissimo in tribunale a Ravenna, secondo l’accusa rappresentata dal vice procuratore onorario Simona Bandini, costituiscono gravi indizi di colpevolezza. Per questo il Vpo Bandini ha chiesto la convalida dell’arresto e i domiciliari. La difesa del diciannovenne, rappresentata dall’avvocato Lara Piva, ha invece chiesto la liberazione del ragazzo, considerata la giovane età. Il giudice Federica Lipovscek, dopo aver convalidato l’arresto, ha optato per i domiciliari con divieto di comunicazione con qualsiasi persona esclusi i familiari conviventi, anche considerati i numerosi precedenti specifici. L’avvocato Piva ha dunque chiesto i termini a difesa e il processo è stato rinviato.