"Durante la pandemia aumentati gli alcolisti"

Per chi lotta con le dipendenze da vino e gioco compulsivo c’è uno speciale servizio del Sert: "Si può uscirne: telefonateci"

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La pandemia ha messo a dura prova tutti, in particolare chi partiva già in una condizione di fragilità, come le persone che hanno dipendenze da alcol, droga, gioco d’azzardo. Lo testimoniano anche i dati del Sert che, se mostrano un lieve calo degli accessi totali al servizio, a un’analisi più approfondita rivelano una situazione grave, destinata a peggiorare. Nel 2019, prima dell’arrivo del Covid, gli accessi erano stati 4060, di questi 1998 si sono trasformati in prese in carico, cioè in percorsi di trattamento che possono durare anche anni. Nel 2021, quindi dopo le fasi più acute della pandemia, gli accessi sono stati quasi 3670, di cui 1900 prese in carico.

"C’è stato un lieve calo dei numeri - spiega Luca Balducci, educatore professionale del Sert - che però non corrisponde a un ridimensionamento del fenomeno. Nella prima fase della pandemia è calato il numero dei giocatori perché le sale erano chiuse, in particolare per quelle fasce d’età che non giocano su internet. Sono invece in crescita quelli che giocano on line, soprattutto i più giovani, e i risultati inizieranno a vedersi tra un po". Ad aumentare notevolmente durante la pandemia sono stati gli alcolisti, perché, osserva Balducci, "l’alcol è la sostanza più facilmente reperibile, c’è stata anche un’impennata delle vendite in rete. Il fenomeno si sta diffondendo moltissimo tra i più giovani, soprattutto nel weekend".

"Anche l’utilizzo delle sostanze stupefacenti, dopo un’iniziale diminuzione dovuta al divieto di uscire, è aumentato perché sono cambiate le modalità dello spaccio, sono iniziati anche qui gli acquisti on line e le consegne a domicilio". Soprattutto all’inizio della pandemia, quando non è stato più possibile per i gruppi di auto-aiuto, con i quali il Sert di Ravenna ha una stretta collaborazione da sempre, organizzare gli incontri, lo stesso Sert si è messo in moto.

"Per gli Alcolisti anonimi, i Giocatori anonimi e i Narcotici anonimi - prosegue Balducci - non potersi incontrare era causa di profonda difficoltà. Così abbiamo messo a disposizione alcuni operatori per dei colloqui, per organizzare soluzioni alternative, anche nuove". Un altro fenomeno legato alle restrizioni dovute al Covid è quello della dipendenza, tra i giovanissimi, da videogiochi e cellulari. "Hanno trascorso due anni in casa davanti al computer per seguire la scuola, per poter parlare con gli amici, era inevitabile che accadesse", sottolinea Balducci. Questi i numeri delle associazioni di auto-aiuto: Giocatori Anonimi 366 - 9768038; 347 - 6485617, Narcotici Anonimi 327 - 9073079, Alcolisti Anonimi 335 - 7256183.

Testi a cura

di Annamaria Corrado