E45 Ravenna, viaggio nel cantiere infinito

Superstrada paralizzata da lavori interminabili

Ravenna, E45, viaggio nel cantiere infinito fra uscite chiuse, buche e tir

Ravenna, E45, viaggio nel cantiere infinito fra uscite chiuse, buche e tir

Ravenna, 3 agosto 2018 - Odissea d’agosto lungo il tratto ravennate della E45. Trenta chilometri, andata e ritorno Ravenna-Case Murate. L’immagine è quella di un cantiere eterno. I lavori sono iniziati il 23 aprile. Per carità, gli intenti di Anas sono lodevoli: 1,6 miliardi di euro per riqualificare la Orte-Mestre, compreso il tratto ravennate per 5 milioni di euro. Ma la E45 è obsoleta (le carreggiate sono strette, non c’è la corsia d’emergenza) anche quando è tutta percorribile, figuriamoci cosa succede se le carreggiate sono transitabili a singhiozzo. Inoltre, sono i giorni d’agosto da bollino rosso: auto e camper di turisti, camion e moto, traffico locale. Il tutto buttato su un’arteria sconquassata, senza un cartello informativo. 

Si entra nella E45, in questo caso da sud, e si trova subito l’asfalto nuovo. Appena presa la direzione Cesena si inizia però a viaggiare su una corsia sola, quella di sinistra. Più si avanza, più svanisce l’asfalto appena rifatto: aperto il cantiere il 23 aprile, fino a ieri la riasfaltatura è stata eseguita per un tratto di 500 metri. Avanti di questo passo, quanto tempo servirà per completare il lavoro? Comunque, in pochi minuti si arriva a una sorta di chicane veramente stretta: dalla corsia di sinistra si è obbligati a entrare nella carreggiata opposta a senso alternato. Generalmente quando si incrociano due camion, uno che procede in direzione Ravenna e l’altro che imbocca in senso alternato la direzione Cesena, il contatto non avviene per pochi centimetri. Vista da dietro, la scena è preoccupante. Se poi sono un’auto o una moto a dover cambiare carreggiata, si rischia lo schianto ogni volta. L’asfalto in quel punto ha già creato uno scalino di 10 centimentri con tanto di avvallamento. Comunque, si va verso Cesena. Sulla destra ecco un primo cantiere dell’Anas: due mezzi e due addetti. Poco dopo inizia una scena che ha del surreale: per chilometri l’asfalto è stato rimosso, fatto a pezzi e lasciato sulle corsie per circa un metro d’altezza. Al quale va sommato un altro metro di erbaccia nel frattempo cresciuta rigogliosa. 

Ecco un secondo cantiere, qui gli addetti sono sette, otto. Quando si torna sulla carreggiata di destra, circa all’altezza della Standiana, l’asfalto è ancora quello vecchio, quindi con avvallamenti e qualche buca. Avanti così fino a Case Murate, quando il nostro test-E45 termina e si tira un sospiro di sollievo. Da comunicati stampa dell’Anas i lavori dovevano terminare il 23 giugno. In seguito, una nota del 21 luglio annunciava «la proroga delle chiusure delle carreggiate e le deviazioni del traffico per consentire di ultimare i lavori». Forse è meglio aggiornare il calendario ai prossimi mesi, se basteranno.