
Chiamata anche la regina degli stagni, la rana ha trovato in un passato lontano un suo ambiente ideale anche nella bassa conselicese, dove per millenni essa ha dominato incontrastata nelle valli e paludi che caratterizzavano questo angolo appartato della bassa romagnola. A ricordare questa sua presenza per secoli nel territorio ravennate è anche un celebre epigramma romagnolo che ricorda tra le singolarità più curiose delle varie località “ i ranòcc d’Cunsels”. Da qui il nome “ e’ paes di ranòcc” mutuato dalla cittadina, con i suoi poveri braccianti e pescatori che in tempi ormai lontani erano chiamati a sopravvivere alla malaria e alla pellagra sfamandosi sopra tutto con il cibo che si procuravano con la pesca dei ranocchi. Un doveroso debito di riconoscenza, questo, che ha portato la comunità conselicese non solo a dedicare al popolare batrace addirittura un monumento alla periferia del paese, ma anche una sagra che quest’anno è giunta alla sua 50^ edizione. "La nostra sagra – commenta la presidente della Pro Loco, Marisa Afflitti – rappresenta ormai da tempo uno dei più significativi appuntamenti del nostro mondo paesano, perché ci ricorda il nostro passato e la nostra stessa identità comunitaria, oltre a far conoscere anche fuori dai nostri confini provinciali le nostre specialità gastronomiche a base di ranocchi. Nelle giornate della sagra, che si tiene da giovedì 14 a lunedì 18 settembre, avremo il piacere di ospitare e ringraziare direttamente i rappresentanti di tante Pro Loco d’Italia che hanno dato un contributo di vicinanza e sostegno al nostro Comune durante i sofferti giorni delle alluvioni che hanno interessato la nostra realtà paesana".
E poiché come sempre sarà il menù a caratterizzare la sagra, con i sui piatti a base di risotto alle rane, oltre che cotte fritte e al sugo, ecco allora già pronti i volontari per cucinare gli oltre 20 quintali di ranocchi destinati ogni anno agli appassionati, non solo locali, di questa singolare specialità conselicese.
Renzo Rossi