ROBERTO ROMIN
Cronaca

Ecco il bomber Ravenna, preso Matteo Motti

In attesa del ripescaggio i giallorossi ufficializzano l’ingaggio dell’attaccante del Tau Altopascio: "Qui c’è un progetto ambizioso"

Matteo Motti marcato da Adriano Esposito durante una delle partite giocate fra Ravenna e Tau Altopascio. Con i toscani ha segnato 19 reti

Matteo Motti marcato da Adriano Esposito durante una delle partite giocate fra Ravenna e Tau Altopascio. Con i toscani ha segnato 19 reti

In attesa dell’ufficializzazione del ripescaggio in C, Matteo Motti è il primo acquisto del Ravenna. Il club giallorosso si è assicurato il 27enne bomber fiorentino, capocannoniere del girone D con 19 reti e 6 assist. Centravanti moderno, capace di fare reparto da solo, Motti unisce forza fisica, rapidità e grande fiuto del gol.

Motti, quali sono le prime sensazioni da giallorosso? "Per un progetto così ambizioso non ci sono troppe parole di commento. Poi, il tifo caloroso e lo stadio sempre pieno sono aspetti bellissimi per un calciatore".

Qual è stato il suo percorso professionale? "Ho fatto tutta la trafila nelle giovanili dell’Empoli, a partire dalla scuola calcio fino agli Allievi nazionali, poi sono andato in prestito al Tuttocuoio. Ho iniziato coi ‘grandi’ a Montemurlo in serie D, quindi al San Donato Tavarnelle, Poggibonsi, Badesse e di nuovo a Poggibonsi per 3 anni e mezzo, fino al trasferimento al Tau Altopascio".

Dunque, quella di Ravenna sarà la prima esperienza fuori dalla Toscana. "Essendo la prima esperienza ‘fuori casa’, non sarà semplice da affrontare. Ma sono contentissimo di essere finito in una piazza storica del calcio italiano, abituata a categorie ‘importanti’".

Al di là degli aspetti economici della trattativa, quali sono stati i motivi che l’hanno convinta? "Il fatto che il Ravenna, fin dal mercato dello scorso dicembre, si sia interessato parecchio al sottoscritto, mi ha reso orgoglioso. È stato proprio questo approccio così deciso a farmi scegliere".

A 27 anni, che cosa si aspetta da questa nuova esperienza? "Fino al’anno scorso ho dovuto fare i conti con due brutti infortuni. Non pensavo nemmeno di recuperare, e invece, con grandi sacrifici, mi sono tolto molte soddisfazioni. Di certo, Ravenna non è un punto di arrivo. Vorrei fare qualcosa di importante anche con questa maglia".

Per due volte, anche senza segnare, lei è uscito dal Benelli fra gli applausi. Cos’ha provato in quei momenti? "La prima volta, nel match di regular season, rimasi senza parole. Da avversario, non è da tutti ricevere gli applausi. Devo ammettere che mi sono emozionato".

È contento della scelta? "Un pubblico così competente, abituato a vedere calcio di alto livello, che mi applaude non una, ma due volte, ovvero anche nel match di playoff, ha lasciato davvero il segno. In tanti, poi, mi hanno scritto, facendomi i complimenti e cercando di convincermi a venire a Ravenna. Non posso chiedere di meglio".

Roberto Romin